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Consiglio: dal dibattito su FMI vecchie ricette e nuove opportunità

di Monica Fabbri
23 apr 2020
Consiglio: dal dibattito su FMI vecchie ricette e nuove opportunità

Il dibattito sulla visita del Fondo Monetario porta, inevitabilmente, a riflettere su misure che se erano necessarie prima della pandemia, lo sono a maggior ragione oggi. La stessa relazione del Segretario alle Finanze, portata in Aula mesi fa, viene integrata alla luce dell'emergenza e del declassamento di Fitch. Lo scenario, rispetto all'ultima visita del FMI, è completamente cambiato.

“Il problema sanitario si sta sgonfiando e sta emergendo quello economico – spiega Marco Gatti -. Il settore turistico – come prevede l'agenzia di rating internazionale - vivrà un anno difficile, ma ci sono buone proiezioni per il 2021. Tra le priorità il reperimento di liquidità dall'estero e una moneta elettronica interna che possa accrescere lo scambio in territorio, per non essere completamente legati all'Euro”. Per Francesco Mussoni il finanziamento estero non può prescindere da due elementi: “il risanamento del debito pubblico e le riforme strutturali”. Su tutti questi temi – dice - dobbiamo dare un forte mandato politico al Governo, cercando di condividere di più. Quanto al declassamento di Fitch, “non possiamo fermarci ai giudizi di queste agenzie, che portano il parere che interessa a grandi investitori e a chi controlla grandi capitali” dice Giovanni Zonzini. Eva Guidi lancia l'allarme: “Sono mesi che gli economisti ci fanno presente che il Covid porterà a sfornare nuovi Npl. Molte aziende non riusciranno a rientrare nei loro debiti. Ecco perché il progetto degli Npl, urgente ieri, oggi lo è ancora di più”. “Un Paese che deve aumentare il suo debito ha necessità di piani credibili e solidi e non deve presentarsi incerto” afferma Andrea Zafferani che chiede di spingere sull'acceleratore: “Dobbiamo correre, non c'è più tempo per i rituali”.

Il dibattito riprende in mattinata con Mirko Dolcini che, guardando alle leve del rilancio, invita a fare i necessari approfondimenti sulla riforma dell'IVA, per verificare che non impatti troppo forte sulle imprese. E riguardo alle linee di credito “di cui il paese ha bisogno e che otterrà, dovranno essere in buona parte investite in infrastrutture e il settore turistico dovrà rappresentare, soprattutto oggi, una leva di rilancio. I problemi sono cresciuti, richiedono uno sforzo importante e coraggio nel rimettere in ordine i conti dello stato. “Passaggio che deve avvenire attraverso riforme non più rinviabili” – dice Denise Bronzetti. Per fare questo – spiega - il governo ha scelto il confronto a livello istituzionale e internazionale con i propri omologhi nel contesto europeo e mondiale. La strada degli amici degli amici, sfruttando rapporti più o meno buoni, è stata abbandonata. È muovendosi a livello istituzionale – spiega - che ci mette al riparo da avvoltoi. “L'emergenza ha cambiato radicalmente i rapporti fra Stati, li ha avvicinati nonostante il blocco della mobilità”, chiarisce Andrea Belluzzi. È aumentata la cooperazione, elemento – ricorda - che ha fatto costruire questa maggioranza. Il segretario all'istruzione parla di accelerazione del percorso di dialogo, “abbiamo trovato nella controparte italiana – afferma - sensibilità e disponibilità. Adesso sta a noi guadagnarci giorno dopo giorno, quella disponibilità a costruire un nuovo rapporto”.

Marco Nicolini mette in discussione le ricette del FMI, “bravo nella diagnosi ma che con la spietatezza dei numeri ha spesso cannato le cure”. Vedi la Grecia. Sugli Npl, “un discorso sentito e che non ci ha mai portato da nessuna parte. Mentre il Segretario Gatti parla di mission di BNS – fa notare - Bonfatti annuncia la mobilità dei dipendenti”. Gli npl, probabilmente in funzione del credito garantito dallo Stato alle aziende potranno aumentare – aggiunge Iro Belluzzi- e sappiamo benissimo cosa c'è come sottostante: molto del patrimonio immobiliare di imprese e cittadini, che per la fase che stiamo vivendo perderà ulteriormente di valore. Bene quindi la gestione pubblica degli npl, ma riparametrandoli allo scenario futuro”. L'economia è una priorità – dice Daniela Giannoni – sì quindi a crediti di compensazione fiscale per dare immediata liquidità al sistema e sostenere imprenditori e famiglie. Prima del covid abbiamo foraggiato il sistema bancario, dopo il covid dobbiamo sostenere i cittadini”.


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