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Consiglio: decreto di modifica del Codice Ambientale all'attenzione dell'Aula

Dopo il dibattito sulla razionalizzazione delle sedi scolastiche, proseguono i lavori della sessione consiliare

19 mag 2021

All'attenzione dell'Aula, al momento, la ratifica di decreti. Fra quelli “scorporati” - oggetto di approfondimento, e votazione articolo per articolo - l'ultimo “testo Covid”. Ma si è partiti dal decreto che modifica il Codice Ambientale, per incentivare una corretta gestione dei rifiuti e aumentare le responsabilità per le aziende. “Abbiamo dato un importante segnale di cambiamento”, ha dichiarato Stefano Canti, che si è definito un “Segretario Green”. Fra le novità la possibilità di espropri di fabbricati, per sostenere la bonifica dei siti contaminati. Ricordata allora la vicenda della ex Beccari: la “bomba ecologica” che ha accelerato l'intervento normativo. L'obiettivo è armonizzare le esigenze di tutela del territorio con la produzione industriale; attenzione anche al modello “plastic-free”. Centrale l'articolo 22, che impedisce alle aziende di scaricare i reflui nei corsi d'acqua. Numerosi gli interventi in sede di dibattito preliminare; clima sereno, e anche dalle Opposizioni – che annunciano emendamenti - non sono mancati apprezzamenti per alcuni passaggi del decreto.



Serata di ieri, e mattinata odierna, caratterizzate invece da un lungo e articolato dibattito sugli interventi di razionalizzazione delle sedi scolastiche proposti dall'Esecutivo, con l'accorpamento delle scuole elementari di Città e una nuova collocazione per l'Istituto Musicale. “C'è una progettualità, un percorso”, ha dichiarato il Segretario Belluzzi. Diverse, tuttavia, le critiche avanzate dalle fila delle Opposizioni. Sostegno piuttosto compatto, invece, da parte delle forze di Maggioranza. Respinti infine l'OdG di RF – che chiedeva di sospendere ogni decisione circa la cessazione dell’attività scolastica del plesso “La Sorgente” ed attivare un adeguato confronto – e l'istanza d'arengo che invitava a rivedere le scelte per il plesso di Cà Caccio.


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