Consiglio: distanze in maggioranza anche su istanze d'arengo

La maggioranza trova i numeri ma i rapporti rimangono tesi e il futuro di Bene Comune appeso ad un filo. Sul polo del lusso si trova l'accordo ma le distanze si misurano su temi come sanità, Banca Centrale e non risparmiano neppure progetti in prima lettura come il diritto allo studio. Dc e Psd sono più che mai lontani con Alessandro Cardelli che a nome del suo partito critica la legge di Morganti. "Non la condividiamo", spiega. Enrico Carattoni fa notare che quando un esponente del psd presenta un progetto di legge viene spesso attaccato. Le frizioni non sfuggono all'opposizione. Mimma Zavoli nota il fuoco di fila da parte dei consiglieri del Pdcs: “qui c'è un gruppo che sta sbattendo la porta in faccia ad un Segretario di Stato. E' un segnale politico inquietante”. “La maggioranza – commenta Marco Podeschi – si tiene in piedi con lo sputo”. “Gli scontri maggiori – gli fa eco Paolo Crescentini – sono interni a Bene Comune”. “Potrebbe litigare anche su dove posizionare un cartello pubblicitario”, ironizza Zafferani. Si riparte dalle istanze d'arengo e anche qui non c'è unità. Sulla smac, ad esempio. Si chiedono migliorie nelle certificazioni e la detraibilità totale dei costi. Capicchioni concorda sulla necessità di semplificare, annuncia di aver già attivato sistemi per la registrazione off line e chiede di non accogliere l'istanza. “Una posizione del Governo contraddittoria” fa notare Ivan Foschi. Il Pdcs prende di nuovo le distanze dal Psd e si schiera a fianco del mondo della piccola impresa, “vera ossatura – dice Cardelli - della nostra economia". Evidenzia i problemi della Smac ritenendo l'istanza legittima. Viaggia sullo stesso binario dell'opposizione che però mal digerisce la nuova presa di posizione di partiti di maggioranza che fino a ieri – accusa - facevano muro rispetto alle critiche sollevate in Aula. “La smac ha sempre avuto problemi operativi e lo sapevate fin dall'inizio” – accusa Nicola Selva di Upr. “La Maggioranza non riesce mai a capire per tempo i problemi per mancanza di umiltà”, sottolinea Civico10. Ci sono correttivi da mettere in campo. Pedini Amati mette in evidenza un problema che tocca ragazzi diversamente abili in possesso di smac ma a carico delle famiglie. “Il sistema – dice - non permette di passare la quota dai genitori ai figli, ma solo il contrario. Il paradosso è che le fasce più deboli devono pagare di più” e annuncia la presentazione di un odg per prevedere nella prossima Legge di Bilancio il riconoscimento della piena quota di deducibilità a chi è impossibilitato ad usare la smac. Capicchioni spiega che è già nell'ordine delle cose che non paghino. Sulla trasferibilità da genitori a figli, si impegna invece di intervenire nell'assestamento di bilancio. Su questo odg firmato dagli indipendenti e da Rete si ricompatta la maggioranza. Perché L'odg – sostengono Dc e Ap – diventa superfluo dopo la dichiarazione del Segretario. Chiedono di ritirarlo pur garantendo che vigileranno affinché le migliorie vengano messe in atto. Alla fine vengono respinti sia l'odg che l'istanza. Arriva poi quella che chiede un sistema misto Iva e monofase. E qui tornano le distanze con il Pdcs convinto, al contrario del Psd, che non sia questo il momento per adottare l'Iva. "Singolare – fa notare Ivan Foschi - che in questo momento di fibrillazione arrivi uno dei nodi di maggiore frizione fra le forze di governo". Il sistema misto non convince ma l'istanza mette in evidenza le divergenze degli alleati. “Non siamo contrari al cambiamento – spiega Marco Gatti - ma vogliamo valutare attentamente sapendo dove andiamo a finire”. Poi, lancia una sfida: diventare per l'associazione europea un laboratorio "visto che l'iva è in discussione in tutto il mondo". E una riflessione su quanto accade fuori va fatta anche per Massimo Cenci, considerando che lo stesso Padoan ha annunciato di voler rivedere l'attuazione del sistema iva. Anche per Rete ci sono altre priorità su cui concentrarsi e il Psd coglie l'occasione per fare notare la sintonia del movimento con la Dc. Tutte le distanze sulla questione sono riassunte nella replica di Capicchioni che parla di problema di natura prettamente politica. Su questi temi ci siano confrontati da tempo - afferma - e sono stati forniti tutti i dati. Non ci sono più problemi. La sua adozione è solo rinviata, soprattutto se vogliamo trattare con l'Europa problemi come il t2 e procedure doganali". L'istanza è respinta con 30 voti contrari. Approvata invece all'unanimità l'ampliamento e adeguamento della scuola dell'Infanzia di Domagnano. Si votano progetti di legge in seconda lettura. Passano l'accertamento e la certificazione di morte e le norme a tutela dei malati di celiachia. Si dibatte la regolamentazione del servizio diplomatico e consolare. E' stato concordato di votare l'articolato nella sessione di settembre.

MF

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