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Consiglio: dopo Europa, si discute lo stipendio Spending team

28 feb 2013
Consiglio: dopo Europa, si discute lo stipendio Spending team
Le forze di governo cercano la maggiore condivisione e presentano un ordine del giorno conclusivo al dibattito sulle relazioni con Italia ed Europa. In particolare questo secondo aspetto viene toccato dall'Odg approvato a maggioranza. Incarica il governo di proseguire le opportune verifiche sulle fasi operative al fine di valutare la capacità amministrativa necessaria a recepire l'acquis comunitario. Così come chiede di predisporre di un piano di azione sugli interventi da attuare e sui programmi di aggiornamento e formazione. L'odg chiede apposite iniziative a carattere informativo su Ue e impegna a perseguire obiettivo dell'integrazione, compatibilmente con la tutela della specificità di San Marino. Ritirato invece l'ordine del giorno a firma Su e Civico 10 superato dal dibattito in aula. L'aula è ora alle prese con il compenso per i 5 membri della Spending Review. Il Segretario Felici informa in apertura che lo stesso Fondo Monetario ha messo a disposizione un programma di assistenza per la riduzione della spesa. offerta che il Governo ha deciso di accettare. Sul compenso per i 5 membri dello Spending Team Felici ha proposto 3 mila euro netti per i membri esterni e 1500 euro per i diendenti o collaboratori del settore pubblico. Proposta che sta sollevando diverse critiche da parte dell'opposizione: innanzitutto perchè i dipendenti pubblici ricevono già uno stipendio statale, dice il consigliere Ps Crescentini, per l'importo che si scontra con la missione di riduzione delle spese, per l'Upr Giardi, e, altra questione, perchè si chiede di valutare prima il lavoro della commissione, come chiede Rete. Il consigliere Mularoni suggerisce il 30% subito e il 70% a lavoro concluso.
Proposta che raccoglie consensi bipartisan. Ma è l occasione per portare sotto i riflettori anche la situazione in aula tra consiglieri dipendenti pubblici e non. Il consigliere Rossi (su) si stacca dal coro per dare un taglio politico. “Sappiamo benissimo dove si deve intervenire per tagliare nella Pa, senza bisogno di esperti – dice – ma non c'è la forza politica di agire, come per la patrimoniale". La Dc, per voce di Beccari, chiede di non fare confusione tra attività normale per i dipendenti pubblici e quella supplettiva come membri del gruppo. Il segretario alle Finanze chiude il cerchio invocando maggiore coerenza nell'opposizione alla luce di quanto dichiarato in sede di nomina dello Spending team.: la delibera viene votata a maggioranza: prevede un compenso di 3 mila euro mensili per i 3 membri non legati al settore pubblico e di mille euro per i restanti due. Conferendo da subito il 30% e il restante previa verifica dell' operato.

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