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Consiglio e la via del debito: Beccari, "fondamentali i finanziamenti ma la vera sfida è la crescita del PIL"

di Monica Fabbri
23 apr 2020

Lo scenario a San Marino, dall'ultima visita del FMI, è completamente cambiato. La stessa relazione del Segretario alle Finanze, portata in Aula mesi fa, viene integrata alla luce dell'emergenza e del declassamento di Fitch. “Il problema sanitario si sta sgonfiando – dice Gatti - e sta emergendo quello economico”. Servono iniezioni di liquidità. Tra le priorità, quindi, il finanziamento estero, che per Francesco Mussoni non può prescindere da risanamento del debito pubblico e riforme strutturali. “Il paese si salva se trova i soldi”, dice Luca Boschi: “La sfida del Governo è reperire ingenti finanziamenti in tempi celeri, altrimenti molte imprese in difficoltà probabilmente non ci saranno più”. Poi assicura: “Libera c'è e non remerà contro”.

Anche per RF bisogna fare in fretta. “Dobbiamo correre, non c'è più tempo per i rituali” - dice Andrea Zafferani, che chiede piani credibili e solidi. Ma la via del debito estero non piace a tutti. Gian Nicola Berti chiede di battere altre strade, “se c'è la capacità di autofinanziarci – chiede - perché non perseguirla?” Attraverso, ad esempio, un accordo con i cittadini per un debito pubblico, facendo rientrare liquidità – pare un miliardo – oggi all'estero. Invita Gatti al coraggio delle scelte: “non avrà mai più l'occasione di un paese pronto a rivoluzionare la spesa pubblica. Per riforme non più rinviabili il governo ha scelto il confronto a livello istituzionale e internazionale. La strada di amici e intermediari è stata abbandonata. “E' muovendosi a livello istituzionale – spiega Denise Bronzetti - che ci si mette al riparo da avvoltoi”. “L'emergenza ha cambiato radicalmente i rapporti fra Stati, li ha avvicinati nonostante il blocco della mobilità”, spiega Andrea Belluzzi. E' aumentata la cooperazione, elemento – ricorda – su cui si si è formata la maggioranza. “Abbiamo trovato nella controparte italiana – afferma - sensibilità e disponibilità. Adesso sta a noi stringere un nuovo rapporto”. “Stiamo costruendo relazioni dirette con quegli interlocutori che con noi hanno interesse comune come Italia, Europa e quegli Stati a noi legati da lunghi rapporti diplomatici”, afferma il Segretario agli Esteri. “Ci può anche essere il mercato a determinate condizioni e sempre nell'ottica della sostenibilità del debito”.

Ma la vera sfida, per Luca Beccari, è la crescita del Pil, “chiudere il buco e aumentare le fonti di ricchezza”. Fondamentali i finanziamenti ma "sbagliamo se li riteniamo l'unico mezzo per superare la crisi. Se non avremo una struttura per rimborsare il debito – avverte - caricheremo le prossime generazioni di un fardello che neanche con miracoli potremo alleggerire. Se non interveniamo su elementi strutturali e risanamento del sistema bancario, continueremo a scalare una montagna ripidissima". C'è infatti il noto problema degli Npl. “Il Covid porterà a sfornarne di nuovi – avverte Eva Guidi - molte aziende non riusciranno a rientrare nei loro debiti. Ecco perché il progetto degli Npl, urgente ieri, oggi lo è ancora di più”. “Un discorso sentito che non ci ha mai portato da nessuna parte” – afferma Marco Nicolini, che fa notare: “mentre Gatti parla di mission di BNS, Bonfatti annuncia la mobilità dei dipendenti”. Grande attenzione, poi, a Cassa di Risparmio che a breve dovrà presentare bilancio e piano industriale.

Da affrontare il 5-Ter, con FMI che chiede di portare a perdita i 540 milioni. Anche qui arrivano proposte, come quello di affrontarlo attraverso una patrimonializzazione della banca. Riguardo al settore turistico, “dovrà rappresentare – dice Mirko Dolcini- una leva di rilancio”. Le linee di credito “di cui il paese ha bisogno e che otterrà, dovranno essere in buona parte investite in infrastrutture”. “Un metodo per inventarci un nuovo settore turistico ci sarà e lo troveremo” - promette Federico Pedini Amati. C'è il confronto con l'organizzazione mondiale, con regioni e territori limitrofi. “Il valore aggiunto – afferma il Segretario - sarà condividere un percorso comune”.


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