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Consiglio d'Europa: vertice dei capi di stato a Varsavia

27 apr 2005
Consiglio d'Europa: vertice dei capi di stato a Varsavia
E’ un Vertice già carico di grandi aspettative. Il terzo in ordine cronologico dei Capi di Stato e di Governo del Consiglio d’Europa. Secondo i più attenti osservatori, come il vice ministro degli esteri polacco, Truszczynski sarà l’assise che confermerà l’unità europea, una pietra miliare – dichiara invece l’ex ministro degli esteri polacco, Cimoszewicz. Una opportunità ideale – dichiara il Segretario Generale, Terry Davis – per tutti gli Stati membri per ribadire mandato e valori del Consiglio d’Europa. Affermazioni condivise dal Segretario di Stato per gli Aaffari esteri, Fabio Berardi, che ravvisa in questo summit l’opportunità per fissare le priorità di una azione futura dell’organismo di Strasburgo. Appuntamento a Varsavia, città simbolo della storia europea, il 15 e 16 maggio prossimi, al Palazzo Reale. A rappresentare la Repubblica i Capitani Reggenti Fausta Morganti e Cesare Gasperoni, che insieme ai Capi di Stato dei 46 paesi membri, ricercheranno le condizioni perché il Consiglio d’Europa e le sue attività rispondano ai bisogni e le aspettative degli 800 milioni di cittadini rappresentati. Grande attenzione, come doveroso, ai temi del rispetto della persona, dei diritti fondamentali. Di conseguenza ci si aspetta che sul tavolo del dibattito ai massimi livelli ci siano questioni come la tratta di esseri umani, il terrorismo, la protezione delle minoranze nazionali, il riciclaggio di denaro, la corruzione, la criminalità organizzata, la violenza verso i bambini, l'utilizzo di Internet, la libertà di circolazione degli europei in Europa, i flussi migratori e lo spostamento delle popolazioni, ma anche gli strumenti di tutela dei diritti. Infatti la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo sarà oggetto di un confronto approfondito, per impostare la sua riforma ma anche per razionalizzare la gestione dei ricorsi e accelerarne il suo processo decisionale. Già definito un protocollo aggiuntivo alla Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. E’ il protocollo numero 14 sul quale la Repubblica di San Marino apporrà la propria firma, così come ha stabilito il Congresso di Stato il 29 marzo scorso. Una adesione ad uno strumento in grado di rendere più veloci i ricorsi presentati alla Corte, senza intaccare nel merito, la qualità del loro esame. Quella che i 46 Capi di Stato e di Governo si apprestano a considerare è un’Europa in profondo cambiamento e il vertice di Varsavia sarà anche l’occasione per intensificare la collaborazione con le altre organizzazioni attive sul continente, in modo particolare l’ONU e l’Unesco, ma anche la Commissione Europea e l’OCSE. Fra gli altri obiettivi politici indicati: la conferma del ruolo del Consiglio d’Europa e il suo rafforzamento, lo sviluppo di un dialogo paneuropeo fra Governi, Parlamenti e organizzazioni locali; stimolare l’azione del Consiglio d’Europa per promuovere, la coesione sociale e il dialogo interculturale e la cittadinanza democratica.

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