Consiglio: istanze d'arengo in esame. Sul voto segreto si registrano i toni più accesi.

Una discussione comune per due istanze sostanzialmente diverse. La prima invita a creare un Registro Pubblico per i consiglieri che richiedono il voto segreto. La seconda chiede di regolamentare l'accesso ai servizi di rete, telefonia e social network durante le sedute del Consiglio Grande e Generale. Due richieste che mettono l'Aula e i suoi occupanti al centro dell'attenzione ma che registrano valutazioni molto diverse. Se l'istanza di rendere pubblica la richiesta di voto segreto incontra il favore pressochè totale dei consiglieri, la seconda è stata letta sia all'interno della maggioranza che nelle fila delle opposizioni in modi diametralmente opposti: o come un tentativo di mettere il bavaglio alla rete oppure come una semplice richiesta di prestare maggiore attenzione ai lavori consiliari. Approvata all'unanimità l'istanza per il riconoscimento dell' arte di strada e a maggioranza l'incentivazione delle pratiche sportive non agonistiche. 26 si 23 no e 3 astenuti invece per la richiesta di introdurre nuove modalità negli accertamenti previsti per le visite fiscali sanitarie. Il governo non da indicazioni di voto, pur rimarcando che dall'Iss arriva un orientamento contrario. E la richiesta di affiancare al suono del campanello una telefonata, per chi riceve una visita fiscale, viene accolta dall'Aula. Il Consiglio è stato sospeso alle 18 e 30 per la convocazione urgente dell'Ufficio di Presidenza. All'esame dei capigruppo ci sarebbe la pubblicazione, su un giornale on line, di alcuni documenti prodotti nella precedente legislatura dalla Commissione Antimafia.

Sonia Tura

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