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Consiglio, l'Aula torna a riunirsi dal 23 al 30 aprile

di Annamaria Sirotti
16 apr 2021

Non passa la richiesta di Libera e di Repubblica Futura di inserire un comma ad hoc sui fatti di via Gino Giacomini, nella seduta consiliare che vedrà l'Aula riunita per 6 giorni, da venerdì 23 a venerdì 30.

In testa all'ordine del giorno, la sostituzione dei Capitani Reggenti, Venturini e Nicolini, in seno agli organismi che li vedevano impegnati prima di assumere l'incarico reggenziale. Già lunedì 26, si riprenderà l'esame delle proposte di modifica alla legge sull'Editoria, insieme alla sostituzione di Andrea Albertini da Presidente dell'Autorità Garante per l'Informazione.
Vedranno il passaggio in Aula anche i due ultimi decreti per il contrasto alla diffusione del Covid - da quello pasquale, che potenziava e prolungava le misure restrittive; fino all'ultimo, il 63, che definisce invece il progressivo allentamento delle restrizioni. Sarà una seduta caratterizzata dall'alto numero di progetti di legge che arrivano all'attenzione dell'Aula: verrà richiesta la procedura d'urgenza per le disposizioni in materia di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Poi, quello relativo alla coltivazione, commercio e utilizzo della cannabis ad uso terapeutico, proposto dalla Segreteria Sanità. Sempre in prima lettura, il progetto di legge del PDCS per il sostegno alle ragazze madri e quello di Domani Motus Liberi per il contrasto del cyberbullismo. Attenzione anche agli interventi a sostegno della famiglia e per la tutela delle gestanti proposti da Libera.



Sempre di Libera l'ordine del giorno in votazione: invita il Governo ad un piano strategico di rilancio dell'economia e per l'istituzione dell'anagrafe dei crediti in sofferenza. Sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, l'ordine del giorno per un accesso da remoto al punto d'ascolto della Segreteria Istruzione.

In ufficio di Presidenza, il capogruppo di Repubblica Futura, Nicola Renzi, è poi tornato a chiedere spiegazioni su una consulenza da 26mila euro attribuita al legale Stefano Preziosi. Era stata proposta, e approvata a maggioranza, dalla Commissione di Giustizia, nell'ambito degli approfondimenti della Commissione stessa, anche a seguito dell'esposto della Presidente di BCSM Tomassetti verso il commissario della legge Buriani. “E' stata messa a pagamento sul fondo autonomo del Consiglio Grande e Generale – spiega Renzi - senza però, come richiederebbe invece la prassi, passare per l'autorizzazione dall'Ufficio di Presidenza. Lo abbiamo saputo – dice – solo in risposta alla nostra interrogazione”.

Insieme a Libera, RF torna ancora una volta a chiedere di acquisire il decreto di archiviazione e rinvio a giudizio sul “caso Titoli”




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