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Consiglio: numerose le assenze, il tema covid e la sicurezza in Aula dominano il comma comunicazioni

10 nov 2020
Consiglio: numerose le assenze, il tema covid e la sicurezza in Aula dominano il comma comunicazioni

Una sessione consiliare che si preannuncia calda, quella apertasi in mattinata, si tornerà infatti a parlare di un tema estremamente divisivo, la Giustizia, con la modifica, in seconda lettura, della Legge Costituzionale sugli Organi del Potere Giudiziario, e l'avvio dell'iter di reclutamento di due Giudici d'Appello e due Commissari della Legge. In evidenza, però, anche l'emergenza Covid. In avvio di lavori il comma comunicazioni, con la lettura, fra le altre cose, da parte della Reggenza, di un odg approvato nel corso dell'ultima seduta della Commissione Ambiente e Territorio, nel quale si conferma la strategia di gestione interna dei rifiuti organici e si dà mandato al Direttore dell'AASS di redigere una pianificazione puntuale. Appena 30 i presenti all'appello. Molte dunque le assenze in Aula; ad influire, come è noto, l'andamento della pandemia. Tanto che Pasquale Valentini, DC – nonostante le posizioni espresse dalla maggioranza -, ha chiesto una riflessione sui temi della sicurezza e della rappresentatività parlamentare. Necessario, insomma, a suo avviso, individuare modalità che permettano di conciliare queste istanze. Mi sento in difficoltà – ha detto -; anche in ragione dei pericoli cui potrebbero essere esposte le persone “che vengono in contatto con noi”.

Perplessità anche da parte di Iro Belluzzi, ad avviso del quale si sarebbero potute adottare “valutazioni differenti” in questa convocazione del Consiglio. Dall'esponente di NPR anche l'invito ad ascoltare le posizioni delle forze di minoranza. Maria Katia Savoretti ha comunque ringraziato i Capi di Stato per aver convocato un Ufficio di Presidenza per discutere i rilievi evidenziati da Repubblica Futura. In seno al partito, ha ricordato, si è registrata la positività di 3 consiglieri, mentre un altro è in quarantena. Da qui un gap di rappresentatività in Aula. Intervento molto duro, per il resto, nei confronti della compagine governativa, e specie dei Segretari Tonnini e Ciavatta, accusati di non aver adottato misure di sicurezza più incisive. Inaccettabile, a suo avviso, l'accusa di non avere utilizzato correttamente le mascherine. La situazione in Aula, ha aggiunto Marica Montemaggi, Libera, è “lo specchio di ciò che avviene nel Paese”. “I toni sprezzanti del Governo non aiutano”, ha detto; “questo comportamento non è rispettoso del ruolo di controllo dell'Opposizione, che ha comunque garantito il numero legale”. Montemaggi ha anche chiesto all'Esecutivo chiarimenti sull'incontro svoltosi ieri in Prefettura; ed ha espresso preoccupazione sull'andamento dell'appello del “Conto Mazzini”, oltre a tornare sugli esiti del dibattito sulla relazione CIS. “L'impressione – ha detto – è che tutto sia stato vano”.

Focus, nelle comunicazioni, anche sulle recenti Presidenziali USA; Paolo Rondelli – uno dei membri della missione OSCE – ha illustrato all'Aula le proprie impressioni. Le problematiche legate allo spoglio, ha spiegato, derivano da una legge elettorale molto complessa. “Notevolmente aumentato”, invece, in questa occasione, il livello di sicurezza informatica. Sottolineata infine l'importanza della vicepresidenza di Kamala Harris; fino ad ora – ha ricordato Rondelli – vi era una “bassa percentuale di donne ai posti di comando”. Insieme a Rondelli, in delegazione, Michele Muratori, che ha sottolineato l'imparzialità che ha contraddistinto la trasferta negli States. Gerardo Giovagnoli, a nome del PSD, ha espresso soddisfazione per l'esito delle elezioni americane; anche perché questo, a suo avviso, avrà effetti benefici per il futuro del multilateralismo. “Mi auguro finisca l'ondata sovranista”, ha aggiunto. Sulla stessa linea Vladimiro Selva, Libera, che ha invitato a diffidare dalle “soluzioni facili” anche in ambito sammarinese. Da qui un ragionamento riguardante l'andamento della pandemia. Le Istituzioni – ha affermato - sono esposte ad un rischio potenzialmente altissimo. L'Aula dovrebbe essere monitorata in modo particolare. Definita infine “una forzatura”, la scelta di non rendere il test obbligatorio.

Marco Nicolini, di Rete, ha dal canto suo osservato come lo stesso Selva avesse abbassato la mascherina durante il suo intervento. “Anche in caso di negatività – ha aggiunto – la guardia non va mai abbassata”. E poi un duro affondo agli amministratori locali, della vicina Italia, che nei giorni scorsi avevano criticato la strategia adottata dal Titano; Nicolini ha osservato come risponda pienamente ai criteri indicati dal Consiglio d'Europa. Non è mancata, tuttavia, un'osservazione all'Esecutivo. Le “voci contrapposte del Congresso – ha detto - creano un po' di confusione istituzionale”. Definite un “inciampo perdonabile”, poi, le foto senza mascherina del Segretario Pedini con Vittorio SgarbiGloria Arcangeloni ha innanzitutto stigmatizzato alcuni servizi delle TV italiane “che hanno ridicolizzato l'immagine di San Marino”. Alle affermazioni del Sindaco di Pesaro – ha aggiunto – non si doveva rispondere “a suon di post su Facebook”, ma utilizzando “canali istituzionali”. Definita coraggiosa, al contempo, l'azione dell'Esecutivo nel contrastare il diffondersi della pandemia “mantenendo aperte le attività”. “Come classe politica – ha concluso - siamo i primi a dover dare il buon esempio”. Spagni Reffi, del resto, ha ricordato i ripetuti richiami della Reggenza, in Aula, al corretto utilizzo dei dispositivi di sicurezza. “Si sta trattando la questione – ha però ribattuto Eva Guidi, Libera – come un conflitto tra maggioranza ed opposizione; ma non può essere questo l'approccio”. “Non sappiamo dove si sono generati i contagi, ma è oggettivo – ha detto - che c'è un elevato numero di consiglieri positivi”. “Ieri – ha affermato Manuel Ciavatta – il gruppo consiliare del PDCS si è sottoposto ai tamponi”. “Un'azienda – ha aggiunto - si può fermare, ma non un Paese”. “E' stucchevole – ha detto Giuseppe Morganti, di Libera – la difesa ad oltranza di posizioni non difendibili sul piano scientifico. Si nega la necessità oggettiva di intervenire. Ho contezza di 8 – ha sottolineato -, ma qualcuno parla di 10 consiglieri contagiati”. Dura, però la replica di Matteo Zeppa, Rete. “Qualcuno dice che da qui è partito un focolaio, ma non ci sono evidenze scientifiche. Portate i dati. Non si può prendere il microfono ed attaccare”.


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