Consiglio: passano due odg su Cassa di Risparmio; bocciata istanza su partecipazione femminile in politica

Sull'odg anti-scalata alla Cassa di Risparmio c'è l'accordo tra Adesso.sm e San Marino Prima di Tutto. Fortemente voluto dalla Dc, passa con i voti di tutta l'Aula ad esclusione di Rete, che si astiene. Impegna il Congresso, nell'intervento messo in atto dallo Stato per rafforzare Cassa sul piano patrimoniale e reddituale, ad evitare ogni forma di scalata od acquisto da parte di soggetti privati, siano essi persone fisiche o giuridiche. C'è anche un altro odg su Cassa, questa volta a firma della maggioranza, per il quale però la sintesi non si trova. All'opposizione, infatti, proprio non piace che il Consiglio dia indirizzi al neo presidente della Fondazione. Una contrarietà emersa con forza nel dibattito sulla nomina. L'odg passa quindi senza i voti dell'opposizione. Si invita Marco Rossini ad adoperarsi affinché la Fondazione e lo Stato trovino un punto di convergenza per garantire il giusto peso degli azionisti sulla base degli investimenti effettuati, affinché alla Fondazione sia garantita una partecipazione azionaria in virtù del suo ruolo storico nell’ambito della Cassa di Risparmio e delle attività svolte in campo sociale, culturale e scientifico che ne hanno caratterizzato la presenza nel tessuto sociale di San Marino. Si invita inoltre il Presidente a collaborare con l’Eccellentissima Camera nel mettere in atto le strategie di rilancio dell’attività della SpA controllata e affinché sia promotore fra organi dello Stato preposti, S.U.M.S. e Fondazione per condividerne i passaggi che si renderanno necessari. In Aula si discute poi l'istanza d'Arengo che chiede venga favorita la partecipazione femminile all'interno delle istituzioni. Non passa. La maggioranza, infatti, pur condividendone i principi, ricorda che per effetto del referendum non può essere modificata la legge elettorale prima di tre anni. Presenta quindi un proprio odg – approvato - che impegna il Governo a coinvolgere Commissione e Authority per le Pari Opportunità in un programma di iniziative volte ad aprire un ampio confronto in politica e nella società e a promuovere approfondimenti per arrivare ad una Relazione che affronti il tema della rappresentanza democratica di genere, da sottoporre all'esame del Consiglio entro sei mesi. Si vogliono esaminare i vincoli che materialmente ostacolano la presenza delle donne in politica e valutare ipotesi di soluzioni che integrino la parità, armonizzino i tempi di vita e di lavoro e la migliore accoglienza della vita politica ed istituzionale, nel rispetto della sostenibilità dei costi della politica.

Monica Fabbri

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