Consiglio in pausa

Consiglio in pausa.
Il Consiglio grande e generale si prende una pausa e tornerà al lavoro solo lunedì prossimo. Una sospensione programmata dall'Ufficio di Presidenza e che arriva dopo lo scambio di accuse pesanti tra il capogruppo della democrazia cristiana Luigi Mazza e il consigliere socialista Federico Pedini Amati. L'Aula consiliare è diventata un ring, tanto che la Reggenza è intervenuta per annunciare che non consentirà più attacchi personali in Consiglio. Sul fronte politico invece pesa il risultato della votazione dell'ordine del giorno sottoscritto da Rete, Sinistra Unita, Civico 10, Pedini Amati e Luca Lazzari che, in sostanza, avrebbe impegnato il Consiglio grande e generale a “porre in essere tutte le procedure istituzionali per arrivare al proprio scioglimento nella seduta immediatamente successiva all'approvazione della legge di Bilancio”. L'Ordine del giorno è stato respinto con 39 voti a contrari e solo 14 a favore. La maggioranza, in particolare, respinge fortemente i contenuti del del documento. A parte chi lo ha firmato, commenta il capogruppo di Ap Mario Venturini, tutti gli altri qui sono da buttare nell'immondizia. Anche da questo scaturisce la delusione che lo porta ad annunciare la volontà di seguire Gian Nicola Berti e dimettersi da un Consiglio in cui sostiene di sentirsi a disagio. Non mi va per niente, afferma, di passare come malfattore. Vladimiro Selva, del Psd, entra e presiede con 44 voti a favore la Commissione consiliare sul fenomeno delle infiltrazioni della criminalità, sostituendo Sua Eccellenza Guerrino Zanotti. Prende il posto del dimissionario Giovanni Lonfernini dell'Upr, in commissione consiliare Affari giustizia il suo collega di partito Marco Podeschi. I lavori proseguono con la Ratifica dei decreti delegati e decreti-Legge di cui è stato chiesto lo scorporo totale da parte delle forze di minoranza che lamentano di non avere ricevuto una relazione illustrativa dei contenuti dei 39 decreti all'ordine del giorno. Prima di chiudere la seduta sono stati approvati a maggioranza la proroga degli incentivi per l'autoimprenditorialità e la modifica del decreto relativo all' apertura serale per le attività commerciali del centro storico.

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