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Consiglio: ratificate le convenzioni di Istanbul e sulla Convenzione Monetaria

19 gen 2016
Consiglio: ratificate le convenzioni di Istanbul e sulla Convenzione MonetariaConsiglio: ratificate le convenzioni di Istanbul e sulla Convenzione Monetaria
Consiglio: ratificate le convenzioni di Istanbul e sulla Convenzione Monetaria - L'Aula mette da parte le tensioni e ritrova l'unanimità per due ratifiche di carattere internaziona...
L'Aula mette da parte le tensioni e ritrova l'unanimità per due ratifiche di carattere internazionale: la Convenzione di Istanbul contro la violenza alle donne e la modifica dell'accordo con la Comunità Europea sull'euroritenuta, che viene di fatto superata dai nuovi accordi con l'Unione. Siamo stati inseriti – ricorda Valentini - fra i Paesi che entro il 2017 dovranno attuare lo scambio automatico di informazioni. Ciò fa cessare l’obbligo della tassazione prevista nella direttiva precedente. Da gennaio non abbiamo più l'obbligo della ritenuta, e gli istituti bancari si stanno attrezzando per gli adempimenti del prossimo anno. L'importanza di questo passaggio è riconosciuto da tutta l'Aula, perché prosegue – usando le parole di Marco Podeschi degli Upr, l’allineamento del nostro sistema a quello internazionale. Ma apre anche ad una serie d'interrogativi: ad esempio su cosa avverrà con l’Unione Europea in materia bancaria e finanziaria. La ratifica è stata affrontata due giorni prima della nomina del presidente di Banca Centrale, che si troverà immerso in un sistema profondamente diverso rispetto a quello di cinque anni fa. Una coincidenza interessante, per Gerardo Giovagnoli, che invita il sistema a ricollocarsi in un contesto che non tollera più chi si muove in senso contrario alla trasparenza. Occorre insomma ragionare su come cambiare per essere in grado di competere internazionalmente. E se per qualcuno, come Ivan Foschi, si è perso tempo che avrebbe potuto garantire migliori carte da giocare sul tavolo negoziale, è anche vero – rileva Luca Beccari - che é difficile avviare trattative quando le distanze sono da colmare. Quando invece sono colmate, è più semplice ragionare con gli interlocutori, perché c’è una base di equivalenza.
Nei rapporti fra San marino e l'Europa occorre – spiega Valentini – che il nostro sistema, per quanto riguarda l'attività bancaria e finanziaria, possa essere considerato e quindi operare al pari dell'unione. Se ne parlerà nell'ambito dell'accordo di associazione. E' la contropartita necessaria nel momento in cui ci renderemo conformi agli standard. L'aula ha poi discusso i progetti di legge in prima lettura “Il Condominio degli edifici”, che intende colmare una lacuna dell'ordinamento normando la materia, e quello sulla legittima difesa presentato da Upr. Una questione delicata – ammette Marco Podeschi – che accende i riflettori ancora una volta sul tema della sicurezza. Non si legittima - spiega - chi vuole farsi giustizia da sé e neppure l'utilizzo improprio di armi. Ma è evidente – continua - che molti cittadini detengono legittimamente le armi. È giunto il momento di adeguare la normativa vigente. Molti concordano, riconoscono che l'ondata di furti sta mettendo a dura prova i cittadini, ma è importante valutare a chi concedere il porto d' armi e mantenere un rapporto di proporzionalità fra i diritti di chi offende e di chi si difende. E c'è chi, come Enrico Carattoni, chiede di non demandare il tema della sicurezza ai privati, ma allo Stato. Rafforzando, ad esempio, i corpi di polizia. Altri in Aula condividono la necessità di intervenire sugli strumenti di controllo del territorio, ma c'è anche un richiamo forte da parte di Augusto Michelotti e Federico Pedini Amati alla certezza della pena. Il progetto di legge accende dunque il dibattito e se ne attende il passaggio in Commissione. C'è ampia condivisione, invece, sul progetto di iniziativa popolare sempre in prima lettura e sostenuto da Rete 'Legge dei semi', che vuole difendere la sovranità e, di conseguenza, la libertà dei cittadini sammarinesi rispetto alle scelte nel settore agroalimentare. Tutti sono d'accordo: è un settore su cui si può costruire un nuovo modello economico. Mentre il progetto di legge sull'ordinamento contabile dello Stato guarda ad una nuova filosofia di gestione, per un sistema moderno, digitalizzato, e che negli obiettivi dichiarati vuole andare verso la semplificazione e lo snellimento delle procedure. Con budget affidati a singoli settori della pa, l'introduzione della firma digitale e maggior responsabilità degli operatori. Una sfida culturale per l'amministrazione e la dirigenza pubblica – annuncia Capicchioni. Ma che vede l'opposizione critica non tanto su principi e obiettivi, che dice di condividere, quanto sulle modalità di attuazione. L'Aula è stata poi impegnata nell'esame - sempre in prima lettura - della modifica della legge sulla Cittadinanza. Tema molto sentito dai sammarinesi e che vede la naturalizzazione passare da straordinaria a ordinaria, consentendo alla Repubblica di allinearsi agli orientamenti internazionali.
Il Consiglio tornerà a riunirsi in serata con la ratifica di quattro Decreti Legge e altrettanti Decreti delegati.

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