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Consiglio: richiesta bipartisan di tagli agli sprechi

18 dic 2012
Consiglio: richiesta bipartisan di tagli agli sprechi
La consapevolezza diffusa dell'entità della crisi, la richiesta bipartisan di tagli agli sprechi, la condivisione per il metodo adottato dal Segretario di Stato alle finanze. E' questo, in sintesi, quello che emerge dal fiume di interventi che sta caratterizzando il confronto sul bilancio dello Stato. Siamo in emergenza, ripetono le forze di opposizione. In 10 mesi abbiamo perso metà della liquidità di cassa e, per Tony Margiotta di Sinistra Unita, c'è da chiudere una falla enorme, altrimenti il sistema salta. Questa è una finanziaria di transizione verso nuovi equilibri, ripete Gian Nicola Berti di Noi Sammarinesi. Si discute soprattutto di spending review ed è in primis Banca Centrale – dicono le opposizioni, ma anche psd e ap – l'istituto dove iniziare a risparmiare. Ma, interviene Luca Beccari della dc, spending review significa anche mettere in discussione l'orario rigido dei dipendenti pubblici aprendo gli uffici nel pomeriggio, il sabato e nei giorni pre-festivi.
Alessandro Mancini del partito socialista chiede il riequilibrio degli stipendi fra pubblico e privato e riconosce a Felici di avere dimostrato una profonda consapevolezza della situazione. Marino Riccardi del psd invita a mettere mano all'Università, dove le assunzioni viaggiano per conto loro. Dalle fila della dc Gianfranco Ugolini critica gli scarsi investimenti per i settori del turismo e del commercio e Fabio Berardi la patrimoniale. E' una tassa sbagliata, dice. Rappresenta il fallimento delle politiche finanziarie. Meglio accelerare la riforma tributaria. Civico 10 propone emendamenti a costo zero come il reddito di cittadinanza per chi ha perso il lavoro, da coprire con un contributo di solidarietà progressivo dei dipendenti del settore pubblico allargato. Tutti critici, invece, gli interventi di Rete che contestano al governo di chiedere sacrifici senza dire con chiarezza dove vuole andare. Dalle fila della dc Gianfranco Ugolini critica gli scarsi investimenti per i settori del turismo e del commercio e Fabio Berardi la patrimoniale.
E' una tassa sbagliata, dice. Rappresenta il fallimento delle politiche finanziarie. Qualche perplessità arriva anche da Ap: sulla trasformazione dell’azienda filatelico-numismatica in ufficio, sul finanziamento alla Camera di Commercio che, sottolinea Mario Venturini, ha già una sovvenzione e anche sulla soluzione adottata per i frontalieri. A chi la chiama tassa etnica, dice, ricordo come vengono trattati i sammarinesi in Italia.

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