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Consiglio: richieste di risarcimento di Savorelli e "notizie riservate"

20 apr 2018
banca centraleConsiglio: richieste di risarcimento di Savorelli e "notizie riservate"
Consiglio: richieste di risarcimento di Savorelli e "notizie riservate" - Fanno discutere le notizie trapelate in Aula sulle richieste di Savorelli e Siotto in commissione co...
Fanno discutere le notizie trapelate in Aula sulle richieste di Savorelli e Siotto in commissione conciliativa. Ricordiamo i fatti: Giancarlo Venturini accende la miccia chiedendo se sia vero che i due ex di Banca Centrale abbiano chiesto un indennizzo e ricorda l'odg approvato a settembre che dava mandato al Consiglio Direttivo di avviare azioni di responsabilità.

Matteo Zeppa conferma: Savorelli e Siotto hanno presentato non una, ma due richieste all’Ufficio del Lavoro, pretendendo un risarcimento per illegittimità del licenziamento. Non pochi spiccioli, ma un milione di euro in due. Richieste che – precisa – non hanno ricevuto il via libera. Riferisce poi i contenuti delle loro memorie. Riguardano Cis, operazione Titoli, svelano che il mandato di Savorelli non prevedeva alcuna informazione preventiva, che Bcsm sapeva dei rapporti affettivi di Siotto con Okaue Chio e che dopo le notizie apparse sulla stampa gli espresse solidarietà, così come fece anche il CCR a nome di tutto il governo. Rivelazioni che fanno sobbalzare sulla sedia la maggioranza.

“I consiglieri di opposizione - dice Mimma Zavoli – parlano di un evento che per quanto ne so io nessuno doveva sapere. Come fanno ad avere notizie riservate? Sarebbero dovute rimanere in commissione conciliativa. E ciò che è riferito ai titoli, considerando che c'è un'indagine in corso – continua - dovrebbe essere coperto da segreto”. Sulla stessa linea Lorenzo Lonfernini che invita ad attendere le risultanze dell’indagine prima di tirare le somme. “Però fa specie – aggiunge - udire che vengono presi per oro colato memoriali redatti da personaggi ai quali fino all’altro ieri ci si è rivolti con epiteti irripetibili. L’importante è che si faccia luce una volta per tutte sulla vicenda ma l’unica cosa certa – conclude - è che non possa avvenire in quest’Aula”.

MF

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