In Consiglio i riferimenti di Bossone e Papi

E’ stata una giornata assolutamente particolare. Il confronto in Aula è ripreso solo nel tardo pomeriggio, dopo una riunione fiume dell’Ufficio di Presidenza. Stando alle indiscrezioni - questa volta la seduta è davvero segreta - i riferimenti che i Capitani Reggenti hanno chiesto ai vertici di Banca Centrale dopo le accuse di ingerenze e pressioni indirizzate al Governo, sono arrivati nelle mani dei Capi di Stato solo verso mezzogiorno, a dibattito aperto (54 le richieste di parola) e dopo la relazione del Segretario di Stato per le Finanze. Così, prima della ripresa di questa sessione straordinaria, c’è stata una riunione altrettanto straordinaria dell’Ufficio di Presidenza per decidere il da farsi, con l’opposizione che minacciava di abbandonare l’Aula se la lettera degli ormai ex vertici di Banca Centrale non fosse stata consegnata ai gruppi. Due ore e mezzo dopo, a maggioranza, la decisione è stata presa. La Reggenza ha dato lettura della relazione inviata da Bossone e Papi, informando verbalmente l’Aula. Sembra, e il condizionale mai come in questo caso è d’obbligo, che presidente e direttore abbiamo consegnato due testi. In uno non si fanno nomi, né di membri di Governo né di società o banche. Si sarebbero invece usate delle sigle. In una busta sigillata invece i riferimenti reali dei nomi in codice usati che adesso verrà consegnata alla Magistratura. Ricordiamo che proprio ieri il Governo ha formalizzato la denuncia contro i vertici di Banca Centrale, chiedendo al Tribunale di verificare la fondatezza delle accuse rivolte al Congresso di Stato.

Sonia Tura

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