Consiglio: scontro su nomina Presidente Fondazione, approvato a maggioranza

Consiglio: scontro su nomina Presidente Fondazione, approvato a maggioranza.
C'è chi definisce questo Comma Comunicazioni “delle varie ed eventuali”. Vero è che va avanti tutta la mattina e non più in diretta radio. Teodoro Lonfernini sfida il Segretario agli Interni a portare nella prossima seduta il testo sul regolamento consiliare. C’è chi tira in ballo la trasparenza. “Una bugia palese – dice Luca Santolini – sostenere che non l’abbiamo voluta noi.” Per Nicola Selva sono strategie del passato, quando si leggevano le pagine gialle pur di perdere tempo. Fuori microfono c'è chi parla di “ostruzionismo”. Rimane la lontananza fra maggioranza ed opposizione, nonostante la volontà di Adesso di condivisione, in primis sulla scelta di Marco Rossini a presidente della Fondazione che viene votato a maggioranza. “Non c'è stato cambiamento di metodo, solo slogan. E non c'era l'urgenza – accusa la minoranza, che si astiene. Per Adesso.sm la nomina è invece un primo passo verso azioni che consolideranno la nuova dimensione dell'ente, che dovrà rimanere dei sammarinesi. Per Capicchioni l'Odg su Cassa non è stato disatteso. Ricorda che il precedente governo ha organizzato incontri con la Fondazione e nominato tre esperti. Non si è potuto fare di più – spiega - a causa della crisi di governo. Sul futuro di Cassa, anche Rete si dice favorevole alla nazionalizzazione, ma all'interno di una strategia che la veda mantenere il suo scopo mutualistico. Insomma, senza finire nelle mani di privati. “Che cosa significa – chiede Ciavatta – rimetterla sul mercato? “Attenzione a lanciare certi messaggi di operazioni speculative su Cassa – avverte la maggioranza Marco Gatti - fanno paura anche ai risparmiatori”. Il partito socialista si dice poi contrario ad un odg di indirizzo. E' pericoloso – avverte Mancini – si rischia un corto circuito. A chi dovrà rispondere il Presidente, al Cda o al Consiglio? “La Situazione è emergenziale - afferma Morganti – lo Stato deve fare la sua parte e la Maggioranza indicare le linee su cui muoversi. Il presidente dovrà mediare con i soci”. L'odg della Maggioranza invita quindi il neo Presidente ad adoperarsi per trovare un punto di convergenza che garantisca il giusto peso degli azionisti sulla base degli investimenti effettuati. “Siamo di fronte a una nazionalizzazione de facto – spiega Simone Celli. Ereditiamo dalla precedente legislatura e ce ne facciamo carico. Il negoziato con la fondazione non è solo necessario ma obbligato.” Quando Cassa tornerà a fare reddito verrà venduta o rimarrà di proprietà dello Stato? “Oggi i destini dello Stato e di Cassa sono vincolati l'uno all'altro” - afferma Celli - domani si aprirà una nuova sfida, con il confronto politico sulla mission dell'istituto”. Sul mandato del Presidente, “non vogliamo interferire ma fare in modo che sia consapevole della linea politica adottata in Consiglio e dal governo”. Infine, sul rapporto con Banca Centrale: “nessuna sudditanza ma volontà di collaborare”. I timori di una scalata però rimangono, e San Marino Prima di Tutto presenta un odg per mettere una soglia all'interno della partecipazione di Cassa affinché si eviti l'acquisto da parte di privati e rimanga patrimonio dei sammarinesi. . Maggioranza ed opposizione si stanno confrontando per trovare una sintesi fra i due odg. Il voto arriverà a fine seduta.

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