Logo San Marino RTV

Consiglio scosso dalla notizia delle dimissioni del segretario Marcucci

21 feb 2011
San Marino - Consiglio scosso dalla notizia delle dimissioni del segretario Marcucci
San Marino - Consiglio scosso dalla notizia delle dimissioni del segretario Marcucci
La decisione era nell’aria e Gian Marco Marcucci l’ha comunicata per iscritto al segretario degli Europopolari, gruppo politico al quale appartiene. Nella nota si anticipa “la ferma volontà di dimettersi dall’incarico di segretario di Stato per il Lavoro, la Cooperazione e le Poste”. Il Patto commenta chiedendo chiarezza, a prescindere dalla scelta di Marcucci, date le difficoltà del Paese. “Siamo davanti - sottolinea una nota - all’annuncio di dimissioni future comunicate al segretario degli Eps, un partito che non esiste più da qualche giorno”. Per legge invece vanno presentate alla Reggenza che le sottopone al Congresso di Stato e decorrono dalla data di accettazione. Poi arrivano in Consiglio per la presa d’atto. A Palazzo c’è una situazione di calma apparente anche perché gli occhi di tutti guardano alla legge sui 10 anni. L’opposizione ha anticipato il proprio voto a favore. Molti i malumori nel Patto. In diversi considerano il provvedimento una forzatura non necessaria in questo momento e, soprattutto, non contemplata dal programma di governo. 30 le richieste di parola per un provvedimento figlio di una istanza d’Arengo approvata all’unanimità. In questo clima arriva l’invito del vescovo ad abbassare i toni. “La visita del Papa - premette Negri - non potrà non investire l’intero campo della vita sociale ed i suoi problemi”. “Chiedo a tutte le istituzioni di San Marino di compiere un gesto di autentico sacrificio per il bene comune, riducendo quella dialettica che in molti casi non serve allo sviluppo della vita sociale”. Protagonista di buona parte della giornata è stato il comma comunicazioni. L’opposizione è intervenuta sui temi di più stretta attualità. I Capitani Reggenti hanno aperto i lavori ricordando la visita nelle più importanti aziende nel nostro Paese. L’ iniziativa che ha riscosso il plauso di tutta l’opposizione che l’ha definita lodevole anche se anomala. “Si da atto della sensibilità manifestata dai Capi di Stato rispetto - dice la minoranza - a un esecutivo insensibile e fuori fase”. “Uno zombie che cammina”, lo ha definito Fiorenzo Stolfi. Ed è alla Reggenza che l’opposizione chiede ascolto contro un governo accusato di abusare della decretazione di urgenza e di quella delegata, e di tentare in modo maldestro di interrompere il referendum sull’Europa. Critiche aspre anche per il silenzio sulla Magistratura. Con un ordine del giorno tutta l’opposizione chiede al governo di riferire in Aula attraverso una specifica relazione del magistrato dirigente. La minoranza ha presentato altri 3 ordini del giorno: si chiede alla Commissione Finanze una audizione dei vertici di Banca Centrale per conoscere lo stato del settore finanziario, al Congresso di Stato di rescindere il rapporto contrattuale con Sabato Riccio e – sulle tariffe dei servizi - di illustrare, entro marzo, le scelte che intende attuare sui prezzi e di bloccare ogni adeguamento delle tariffe di tutti i servizi resi dall’Azienda di Stato.

Sonia Tura

File allegati


Riproduzione riservata ©