Consiglio: seduta a porte chiuse su dimissioni Commissione giustizia. Approvato odg

I Consiglieri arrivano a Palazzo alle 9, per un Consiglio Straordinario convocato a porte chiuse. Dell'opposizione – come testimoniano le nostre immagini – ci sono solo Alessandro Cardelli e Matteo Zeppa. Ieri, in Ufficio di Presidenza, la minoranza aveva espresso la sua contrarietà ad una convocazione straordinaria, chiedendo un comma nella seduta di dicembre. Dunque, si aprono i lavori in seduta segreta con il capogruppo Dc e il consigliere di Rete in rappresentanza dell'opposizione. All'ordine del giorno le dimissioni dei tre membri della Commissione Affari di Giustizia – fra cui il Presidente – e la loro sostituzione. In questi giorni la politica non parla d'altro e quelle dimissioni sono state per tutti un fulmine a ciel sereno, soprattutto per gli altri commissari di maggioranza, che proprio ieri hanno rimarcato in una nota che in Commissione si era arrivati ad una linea di condotta condivisa all'unanimità, ma poi miseramente smentita da chi si è congedato. Alla Reggenza hanno manifestato la loro preoccupazione, dato che le dimissioni – dicono - “bloccano l'organo dello Stato la cui azione è tesa a sanare uno scontro che è stato denunciato proprio dalla massima autorità del potere giudiziario”. Come annunciato in Aula, la mattina successiva Roberto Ciavatta si presentava in gendarmeria per denunciare “fatti di rilevanza penale e che chiamano in causa la stessa commissione nonché parte dell'esecutivo”. E' in questo clima infuocato che si è riunito il Consiglio straordinario. Il casus belli della rottura in commissione resta coperto da segreto, così come lo è il dibattito a Palazzo. La seduta era stata convocata fino alle 19 ed era previsto si andasse avanti ad oltranza, fino alla chiusura del comma. Non è stato necessario, alle 17 era già tutto finito. Massimo riserbo anche sui contenuti dell'odg approvato a fine lavori. Trapela solo che c'è l'impegno di fare ripartire gli organi istituzionali competenti bloccati dall'impasse delle dimissioni del presidente. Nessuna sostituzione sarebbe stata fatta.

MF

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