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Il Consiglio si apre tra le polemiche. A. Rossi lancia manifestazione “Not in my name”

12 set 2011
San Marino - Il Consiglio si apre tra le polemiche. A. Rossi lancia manifestazione “Not in my name”
San Marino - Il Consiglio si apre tra le polemiche. A. Rossi lancia manifestazione “Not in my name”
La prima sessione consigliare di settembre sta per aprirsi tra le polemiche. In primis quella organizzata dal coordinatore di Sinistra Unita Alessandro Rossi per contestare la candidatura reggenziale di Gabriele Gatti. Dalle pagine di Facebook Rossi ha lanciato la manifestazione “not in my name” fissata per domani pomeriggio. Obiettivo: fare pressioni contro la nomina a cariche istituzionali di persone che rappresentano il vecchio sistema San Marino. Mercoledì mattina invece è prevista la manifestazione dei dipendenti del gruppo Credito Sammarinese che, insieme alla CSU, daranno vita ad un sit in per protestare contro la liquidazione coatta della finanziaria Polis. In Aula invece, rapporti con l’Italia e situazione economica si annunciano al centro dell’avvio dei lavori consiliari. Il Psrs anticipa l’intenzione di chiedere conto dello stato delle relazioni con l’Italia perché, sottolinea il capogruppo Paolo Crescentini, la mancanza di comunicazioni da parte del governo è preoccupante. Sulla riforma fiscale invece, il Psrs sospende il giudizio in attesa di approfondimenti, ma contesta la mancanza di un confronto preventivo su quella che chiama “la madre di tutte le riforme”. Convergenze confermate, invece, sul pacchetto giustizia e soddisfazione per l’inserimento del progetto di legge, a firma Psrs, che chiede l’introduzione dell’IVA. Tre, ricorda invece l’Upr, i progetti di legge presentati dal Gruppo dell'Unione per la Repubblica. Tutti riguardano il lavoro e, sottolinea l’Upr, lo affrontano in materia innovativa. Dal provvedimento che definisce il Mobbing come violenza psicologica in ambito lavorativo, ad un nuovo modello di governance del mercato del lavoro, alle norme di rappresentatività sindacale. L’Upr propone di riformare completamente l’efficacia erga omnes della contrattazione collettiva, definendo aree precise, all’interno delle quali la rappresentanza sindacale verrà effettivamente attestata, così da riattribuire il giusto peso al mandato ricevuto dagli iscritti.

Sonia Tura

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