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Consiglio: sì dell'Aula alla consegna dei verbali del "caso Pierfelici" all'Avvocatura

15 nov 2018
ConsiglioConsiglio: sì dell'Aula alla consegna dei verbali del "caso Pierfelici" all'Avvocatura
Consiglio: sì dell'Aula alla consegna dei verbali del "caso Pierfelici" all'Avvocatura - Dopo una giornata di forti tensioni<strong> il Consiglio chiude il comma sulla giustizia</strong>...
Dopo una giornata di forti tensioni il Consiglio chiude il comma sulla giustizia. Non passa, per l'assenza della maggioranza qualificata, la richiesta dei consiglieri di Adesso.sm di visionare i verbali delle commissioni. L'Aula dice invece sì alla consegna di quegli atti all'Avvocatura dello Stato. Dopo un anno da quello che è stato ribattezzato “caso Pierfelici” poco è cambiato, le posizioni rimangono distanti e lo scontro è dietro l'angolo. Da una parte la minoranza, contraria alla trasmissione di quegli atti che – dice – non servono nel ricorso amministrativo della Pierfelici. E a quei consiglieri che chiedono di visionarli ricorda che sono “coperti da segreto istruttorio”. Dall'altra la maggioranza, che rivendica la visione di atti parlamentari e accusa l'avversario di incoerenza: “quando l'ordinanza sul caso Titoli è stata divulgata – attacca Enrico Carattoni - la minoranza non si è fatta problemi a parlarne qui dentro”. Su quei documenti si gioca una partita importante. Per il Consigliere di SSD sulla giustizia si è portato lo scontro ad un tale livello per non discuterne. “C'è chi teme – dice - quei verbali”. Denise Bronzetti sospetta invece si vogliano divulgare in maniera mirata certe esternazioni della Pierfelici per giustificarne il sindacato. Pasquale Valentini fa un un parallelismo con la vicenda Asset: “Si vogliono usare errori che può aver compiuto l'ex magistrato dirigente - afferma – per giustificare la revoca dell'incarico. È fuorviante discutere su quanto detto in Commissione per decidere se è legittima”. Strana, per Giancarlo Capicchioni, la richiesta dell'Avvocatura, la ritiene “non farina del suo sacco”. Accusa che Nicola Renzi giudica infamante. “ Gravissimo – dice - sostenere che un ufficio pubblico si presti ad essere utilizzato”. “L'Avvocatura - rimarca Carattoni - non difende maggioranza o opposizione ma gli organi dello Stato”. Qualche frizione anche sull'iter per l'avvio della procedura di nomina di un nuovo magistrato. L'opposizione mette a verbale la richiesta a non procedere fino a quando non verranno messe a disposizione dell'aula la relazione specifica predisposta dal magistrato dirigente e le Relazioni sullo Stato della Giustizia degli ultimi tre anni. Alla prova del voto l'avvio dell'iter passa con 31 sì. L'Aula prende anche atto della conferma dell’incarico di due Uditori Commissariali. Sono Aurora Filippi e Manuela Albani.


MF

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