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Consiglio: tutti numeri della Finanziaria

18 dic 2010
San Marino - Consiglio: tutti numeri della Finanziaria
San Marino - Consiglio: tutti numeri della Finanziaria
La Finanziaria movimenta circa 44,5 milioni di euro, un sesto delle entrate nette che ammontano a 290 milioni. Il debito pubblico registra 706 milioni di euro di passività, ma negli anni precedenti – sottolinea il Segretario di Stato per le finanze - era più alto: 767 nel 2008, 754 nel 2007, 750 nel 2006. Il debito di finanziamento e' invece di 54 milioni, cui aggiungerne cinque di debito con le banche. A novembre di quest'anno la liquidità ammontava a 241 milioni di euro, anche se andranno persi i 98 milioni di fideiussione con Banca centrale. Pasquale Valentini sottolinea la necessità di contenere il più possibile il deficit portando allo stesso tempo il bilancio a pareggio per non compromettere la liquidità. Su questo fronte si concentra l'impegno dell'esecutivo che, assicura, porterà nel 2011 la spesa corrente ai valori del 2006. L’imposta sui servizi, secondo il Segretario alle finanze, dovrebbe fare incassare 5 milioni di euro, la tassazione delle assicurazioni e la modifica delle rendite catastali, faranno movimentare oltre 10 milioni. Con gli altri interventi, come la soppressione della spesa per soggetti fiscali non residenti e i vari tagli, si arriva dunque a 44,5 milioni di euro. L’opposizione accusa il Patto di ostruzionismo e di avere volutamente spostato il dibattito nelle ore notturne. Si è persa una grande occasione, dicono Psd, Psrs, Su e Ddc, perché i nostri progetti tracciano il quadro di un nuovo Paese, che si pone sulla scena internazionale collocandosi tra gli Stati virtuosi. La minoranza ha proposto di inserire nella legge di bilancio un tetto massimo della spesa corrente pari all’85% nel 2012 e all’80% nel 2013. "La maggioranza - accusano - si è chiusa a riccio e, a parte un provvedimento sul potenziamento della SMaC Card, non ha accolto – sottolineano – le nostre proposte per superare l’emergenza. Anche in questa occasione - rimarcano - il Patto ha tenuto un atteggiamento autoritario e autoreferenziale, senza considerare i nostri contributi: l’invio immediato della domanda di adesione all’Unione Europea, l’adozione dello scambio di informazioni su modello europeo, l’introduzione dell’Iva, il passaggio a un nuovo regime tributario". Per l’opposizione, i disastrosi rapporti con l’Italia e la completa emarginazione dal contesto europeo e internazionale, impediscono di fatto qualsiasi politica di rilancio. "Il Patto - accusa - si assumerà per intero la responsabilità del gravissimo deterioramento della finanzia pubblica, di quella privata e dell’economia reale e il Paese dovrà aspettare ancora a lungo prima di intraprendere la strada che lo porterà fuori dalla crisi".

Sonia Tura

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