Logo San Marino RTV

Consiglio: Valentini riferisce su Credito Sammarinese

19 lug 2011
Accompagnare il Credito Sammarinese per evitare di arrivare alla liquidazione coatta. E’ questo l’obiettivo di Banca Centrale puntando da un lato alle possibilità ancora vive di vendere quote all’esterno, dall’altro al mercato interno. Il Segretario di Stato alle Finanze Pasquale Valentini riferisce all’Aula quanto successo alla banca di Lucio Amati, ripercorrendo i fatti e confermando la ricerca da parte del commissario straordinario di una soluzione per chi ha conti esclusivi all’istituto. Critica l’opposizione. Nessuna informazione nuova. Il riferimento è insufficiente, attacca il capogruppo dell’Upr Giovanni Lonfernini criticando l’operato di Banca Centrale e il segretario alle Finanze che definisce una sorta di dottor Jekyll e mister Hyde: prima attacca Banca Centrale e poi la difende. La confusione, dice, è evidente. Anche Paride Andreoli dei Socialisti Riformisti se la prende con l’ente di via del Voltone: invece di indagare, magari in un giorno festivo si è presa, ironizza, la decisione faraonica di chiudere la banca. Anche Stefano Macina del Psd sottolinea che con il commissariamento si è pensato più agli effetti immediati che al rilancio dell’istituto di credito. E perplessità le esprime pure Gabriele Gatti, della Dc, invitando la politica ad essere più prudente verso certe sentenze date prima di celebrare i processi. In Italia non si chiudono le banche e si mettono in carcere i direttori. La politica, dice, non può fare come Ponzio Pilato e lavarsi le mani, ma deve essere pronta ad aiutare. Le strade aperte da Banca Centrale, spiega Valentini, si muovono tra la capacità interna di fare fronte comune ai problemi e la possibilità di ricercare investimenti esterni. Ma non è sempre possibile trovare collaboratori affidabili. Inoltre, conclude Valentini, occorre dimostrare che il sistema è ordinato e ha gli organismi per affrontare il momento. Alessandro Rossi di Sinistra Unita, dipendente del Credito Sammarinese, rimarca il disagio dei colleghi e stigmatizza la mancanza di informazioni. Dobbiamo sapere i fatti, dice, ma come per la vicenda più grave di Fincapital, non si sa nulla. Il segretario della Dc Marco Gatti prova a gettare acqua sul fuoco. Vogliamo un sistema non chiuso su sé stesso ma in grado di cogliere le opportunità per espandersi attraverso capitali esteri, dice. E in questo percorso Banca Centrale deve dotarsi velocemente degli strumenti per valutare i capitali che vogliono venire a San Marino.

Sonia Tura

Riproduzione riservata ©