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Consiglio: al centro la valorizzazione delle opposizioni; trovato l'accordo su odg Cassa di Risparmio

31 gen 2017
Il Consiglio Grande e Generale
Il Consiglio Grande e Generale
Maggioranza ed opposizione di nuovo distanti, questa volta sul progetto di legge in prima lettura, a firma Democrazia in Movimento, sulla valorizzazione della minoranza. Si chiede la presidenza di altre commissioni oltre giustizia e antimafia, istituzioni di coordinamento e organismi internazionali, per svolgere un reale controllo. “Il punto – dice Roberto Ciavatta – è che occorre ragionare sul peso di opposizione e maggioranza nel rispetto dell'esito del voto”. Torna la questione delle proporzioni, “Adesso.sm – è stato detto - non rappresenta la maggioranza dell'elettorato”. In corso di dibattito vengono sollevati problemi di finanziamento, di rappresentanza. Colpa di una legge elettorale studiata per un sistema bipolare- sostiene Marco Gatti che invita al confronto. Tornando al progetto di legge, per il Segretario agli Interni è una provocazione. “Così – spiega - si relegherebbe la maggioranza ad un ruolo marginale, di vigilanza dell'opposizione”. Rimane la volontà di valorizzare la minoranza. “Obiettivo - assicura Zanotti - al quale stiamo già lavorando”. Arriveranno proposte per implementare lo statuto delle opposizioni già all'interno del regolamento consiliare. Nessuna provocazione, per Pedini Amati, che assieme ad Elena Tonnini ribadisce la presentazione della proposta in tempi non sospetti, prima delle elezioni. Non è una legge blindata, si può migliorare, ed è un ottimo punto di partenza – dicono. Il problema – spiega Luca Santolini – è che si chiede la presidenza di commissioni permanenti che legiferano, con il rischio di ostruzionismo nella calendarizzazione dell'attività legislativa. “E' un progetto di legge che commissaria l'attività del governo - commenta Marina Lazzarini - alla base di ogni ragionamento deve esserci rispetto reciproco e riconoscimento dei ruoli". “Perché temete ostruzionismo? - Chiede Alessandro Mancini - avete la maggioranza nelle commissioni che vi permette non solo di votare i vostri provvedimenti ma anche di portarli quando lo ritenete opportuno”. Al cambiamento di metodo rilanciato dalla maggioranza, a partire dalla presidenza delle Commissioni di Garanzia, l'opposizione risponde chiedendo non siano considerate concessioni, ma diventino regole. “Le concessioni erano degne dei re – risponde Carattoni - non è il nostro caso”. Torna anche la proposta di una Reggenza di Garanzia. “Sono curioso – dice Alessandro Cardelli - di vedere come si comporterà la maggioranza. “Se si vuole dare corpo ad enunciati – gli fa eco Iro Belluzzi - già ad aprile la maggioranza potrà mantenere l'impegno preso in campagna elettorale”. Si devono cambiare le norme – precisa Jader Tosi”. “Non si deve cambiare nulla – gli risponde Capicchioni – basta nominarla”. Altro elemento di apertura – aggiunge Cardelli - sarà rivedere i contributi elettorali non in base al secondo, ma al primo turno”. Nicola Selva si dice perplesso. Sostiene il principio di una maggiore rappresentanza all'opposizione, ma dice no alla sovrapposizione dei ruoli. “La dice lunga non l'approccio, ma la pretesa”. Provoca Roberto Ciavatta: se ritenete che assegnare la presidenza significa commissariare il governo, vuol dire che volete che le Commissioni Giustizia e Antimafia non funzionino?" Raggiunto l'accordo tra Adesso.sm e San Marino Prima di Tutto sull'odg su Cassa di Risparmio, fortemente voluto dalla Dc. Si impegna il Congresso, nell'intervento messo in atto dallo Stato per rafforzare Cassa sul piano patrimoniale e reddituale, ad evitare ogni forma di scalata od acquisto da parte di soggetti privati, siano essi persone fisiche o giuridiche. Verrà votato a fine seduta.
In Consiglio la vicinanza delle istituzioni alla famiglia di Moris Gjezi, vittima dell'incidente sulla superstrada. "Inaccettabili le morti sul lavoro” - commenta il Segretario agli Interni, che annuncia interventi per una maggiore sicurezza.

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