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Consiglio, vince il no a botti e fuochi d'artificio. Unanimità per istanze sul territorio

di Monica Fabbri
27 ago 2020
Consiglio, vince il no a botti e fuochi d'artificio. Unanimità per istanze sul territorio

A San Marino saranno vietati fuochi d'artificio, petardi, botti, razzi e ogni artificio pirotecnico, fatta eccezione per feste nazionali. Con 23 voti a favore e 14 contrari l'Aula approva così l'istanza di Apas, presentata la prima volta otto anni fa e sempre respinta. C'è chi tra i consiglieri ammette di incantarsi guardando i fuochi, ma come ricorda Miriam Farinelli sono troppi i giovani finiti in ospedale per quella che Marco Nicolini definisce “abitudine inaccettabile”. Alla fine vincono tutela dell'ambiente, delle persone e benessere degli animali. E' poi unanime il sì del Consiglio alla valorizzazione di verde e arredo urbano del Centro Storico di Città e all’installazione di pubblica illuminazione lungo il percorso naturalistico pedonale della vecchia ferrovia di Domagnano.

Bocciate, invece, le istanze per l'utilizzo del Teatro Titano come sala cinematografica, sull'insegnamento dell'informatica nelle scuole e sul divieto all'utilizzo di strumenti tecnologici, compresa la richiesta di vietarne per legge l'utilizzo ai minori di 11 anni. L'ultima richiesta riguarda l'abolizione dei minimi figurativi previsti per i lavoratori autonomi, evitando così costi fissi per redditi non percepiti. L'istanza è respinta, anche se la questione del cuneo fiscale – spiega Marco Gatti - necessita di essere sviluppata al tavolo del confronto sulla riforma previdenziale. La sommatoria fiscale e contributiva pesa sul reddito dei lavoratori, “serve – dice - un bilanciamento”, considerando però che aliquote e minimi figurativi tengono conto della garanzia di una pensione dignitosa. L'istanza è del 4 aprile, data di inizio della pandemia. Il Governo – ribadisce Stefano Giulianelli - ha sostenuto la categoria prevedendo la deroga del pagamento dei contributi e – aggiunge Emanuele Santi - riducendo della metà l'aliquota da applicare sul reddito. Il minimo contributivo – ricorda però Andrea Zafferani - pesa tantissimo sui costi delle piccole imprese, soprattutto in fase di avvio. Al di là della contingenza, invita ad un ragionamento generale, per dare all'impresa il tempo di crescere, mentre Vladimiro Selva chiede al Governo il coraggio di non far pagare chi non ha prodotto reddito, “principio – afferma - a cui dovrebbe tendere una fiscalità giusta, risolvendo però a monte il tema dei controlli e dell'evasione”.

Si passa poi ad una serie di nomine. Su quella del Presidente dell’Autorità di Regolazione per i Servizi Pubblici e l’Energia scoppia la polemica. Il Congresso di Stato propone Marco Affronte, biologo marino ed ex Europarlamentare sul cui curriculum RF ha da ridire. Per Nicola Renzi il suo campo di specializzazione è del tutto diverso dall'incarico chiamato a ricoprire, mentre Andrea Zafferani ne fa una questione di opportunità politica: “Affronte è uscito dal movimento 5 Stelle con cui ha un contenzioso”. Il Segretario Canti difende l'alta professionalità del candidato. Più tagliente Emanuele Santi: “Se volete dare lezioni anche sulle nostre nomine – attacca - guardate a quelle fatte in passato, e chiedetevi se se avete messo le persone giuste nei posti giusti”. La sua nomina viene approvata con 37 voti a favore. Nominato anche Francesco Raffaeli – indicato da Rete - come Presidente di AASS. Si apre il comma sui decreti. L'Aula ratifica quello sui rientri dall'estero. Chi torna da luoghi attenzionati dovrà comunicarlo e sarà sottoposto ad accertamenti diagnostici. In attesa dell'esito dovrà mettersi in autoisolamento.


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