Contro-tavolo, sul piano di stabilità: "no alla fretta, sì alla condivisione"

“Il governo sta correndo troppo”. Opposizioni e associazioni di categoria concordano: “serve un piano, ma che si basi sulla condivisione, non sulla fretta. Non basta una relazione ma servono dati e proiezioni”. Si va quindi avanti con l'elaborazione di un progetto paese “parallelo, non in contrasto con il piano di stabilità”, nella convinzione che sia meglio aspettare un mese in più costruendo insieme. Lo ribadisce anche l'Anis, che chiede al Governo di non chiudersi sulle proprie posizioni e idee, mettendo a disposizione il tempo necessario prima di formulare interventi. Si cerca quindi il confronto, ad esempio sul rapporto con l'Italia, ritenuto prioritario.
"Non separare la stabilità dallo sviluppo, sì ad un approccio sistemico e no ad una visione a compartimenti stagni". Opposizione, categorie e sindacati lanciano forte il loro messaggio: “per evitare contrasti – dice Elena Tonnini - occorre capire le priorità del paese e fare in modo che ogni settore proceda nella stessa direzione”. Si va quindi avanti con gli incontri. “Ognuno dovrà rinunciare a qualcosa – continua la Tonnini - ma avrà l'opportunità di mettere qualcos'altro sul tavolo. Così non verrà escluso nessuno.”

Nel servizio l'intervista ad Elena TonniniMovimento Rete

MF

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