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Convenzione San Marino giochi: il dibattito in Consiglio

26 set 2004
Convenzione San Marino giochi: il dibattito in Consiglio
La convenzione con la San Marino Giochi protagonista finale del Consiglio. Dei 6 ordini del giorno è stato approvato quello della maggioranza, con l’impegno a riesaminare entro maggio 2005 la convenzione e fornire tutta una serie di documenti in proposito. Un ordine del giorno che allo stesso modo impegna la maggioranza a potenziare l’attività del comitato di controllo e vigilanza. Al centro del dibattito le parole del Segretario alle Finanze sul consulente dell’ Unione sammarinese commercianti, ex dipendente del Casino’ di Venezia, sotto processo in Italia per essersi spacciato per ingegnere elettronico senza averne i titoli. 'Mi rammarica che abbiano denigrato il nostro consulente - ha detto il presidente dell’Unione commercianti - senza pero’smontare le sue tesi. Restiamo tutt’ora convinti che il Keno sia gioco d’azzardo'. Marco Arzilli avrebbe preferito che il dibattito si svolgesse su questioni piu’ concrete. 'Noi siamo sereni, prosegue, anche se ci e’ dispiaciuta l’accusa di aver offeso la Reggenza. Ai Capi di Stato avevamo solo chiesto che il governo facesse una propria perizia sulle macchinette usate al Bingo. Noi stessi ci siamo messi a disposizione. Nessuno in aula ha detto che quello non era gioco d’azzardo, la questione resta aperta'. Su Lanfranco D’amico, il presidente Usc ricorda semplicemente che 'e’ perito di 87 procure, tra cui Milano, Bologna e Trento, che il suo curriculum non parla di laurea bensi’ di diploma di perito tecnico, che, nel suo mestiere - prosegue Arzilli - vale più di una Laurea, ed e’ attualmente consulente di tutti i Casinò italiani. In ogni caso - annuncia Arzilli - sarà lui stesso a prendere posizione'.

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