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Cosa prevede il progetto di riforma fiscale

8 apr 2010
Cosa prevede il progetto di riforma fiscale
Introduce regimi per favorire il consolidamento e lo sviluppo delle imprese. Come la deducibilità integrale delle perdite per i primi anni e la pianificazione fiscale per le nuove società. Arrivano regimi per le holding, in pratica ci sarà una dichiarazione fiscale unica per capogruppo e controllate. Saranno regolamentati settori quali le telecomunicazioni. E regimi ad hoc per la ricerca. Per le persone fisiche viene introdotto il quoziente famigliare e contestualmente la revisione delle passività deducibili. Cambia anche la dichiarazione dei redditi. Diventa telematica, così come saranno allineate le scadenze. Non ci saranno più marche da bollo, perché saranno assolte in misura virtuale. Altro capitolo di rilievo: la riforma del contenzioso. La riforma introduce nuovi strumenti per evitarlo e prevede la revisione dei poteri di accertamento. Un capitolo è collegato direttamente ai rapporti con l’ Italia. Definisce la stabile organizzazione; il regime per la distribuzione dei dividendi, base per gli accordi contro le doppie imposizioni; la tassazione dei redditi prodotti all’estero, se non tassati. Una parte riguarda gli illeciti tributari. Riforma del regime sanzionatorio, ma la novità è rappresentata dall’ introduzione del reato penale di falsa fatturazione. Saranno rinforzati anche i servizi di vigilanza. Agli uffici sarà affiancato un nucleo antifrode di polizia. Infine il capitolo monofase. Con l’ introduzione di un sistema misto, che prevede l’ Iva per le attività manifatturiere e industriali. La legge quadro istituisce anche un Forum permanente sulla fiscalità.

Giovanna Bartolucci

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