Crisi di Governo: si ragiona su possibili soluzioni per affrontare legge di Bilancio e sistema bancario

Partiamo dai punti fermi: martedì si riunirà il Congresso di Stato. Quasi certo l'accoglimento delle dimissioni di Antonella Mularoni. Non c'è conferma ma l'aria che tira non fa presagire altre ipotesi. C'è malcontento per la scelta di Ap e c'è chi fa appello alla coerenza. Il passo successivo sarà o la distribuzione delle sue deleghe o l'affidamento ad interim. La nomina di un altro Segretario non è contemplata perché richiederebbe il passaggio in Aula. Non ci sarebbero i voti. All'aspetto istituzionale si affianca quello politico. Tutti pensano che verrà convocato un Consiglio straordinario ad agosto, da metà in poi ogni data è buona. Tra il Congresso e l'Ufficio di Presidenza c'è infatti la partenza della Reggenza per le Olimpiadi di Rio, mercoledì 3. Al momento non risulta che il biglietto sia stato annullato. Questi, i tempi tecnici. Ma quali sono le opzioni in campo? Già nota la proposta di Ap all'Unità Nazionale. La Dc ha già detto di no alle ammucchiate e non intende cambiare idea. Rimangono però le emergenze, le stesse riconosciute da tutti. La legge di Bilancio, in primis. Poi, a ruota, la tenuta del sistema bancario e finanziario. In realtà i due obiettivi camminano a braccetto e richiedono risposte urgenti. La Dc vuole verificare se esistono le condizioni per affrontare i temi sensibili, approvando un bilancio che non sia un mero schema contabile compilato da tecnici. In tal caso ci sarebbero indirizzi politici e quindi le forze che dovessero contribuire a definirli diventerebbero parte della coalizione che si presenterebbe alle elezioni, e qui la data slitterebbe all'inizio del 2017. Lunedì sera è previsto un vertice di maggioranza. Fino ad allora ci si muove nel campo delle ipotesi. Rimane l'incognita Psd, diviso al suo interno e impegnato in incontri alla ricerca di una sintesi che, al momento, non sembra vicina. Incertezze anche sulla preferenza unica. Per Ap deve essere garantito l’iter di approvazione delle leggi di recepimento dei quesiti referendari e trova d'accordo tutto l'arco parlamentare. La domanda è: ci saranno i voti necessari per varare la preferenza unica o andremo alle prossime elezioni con le vecchie regole?

MF

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