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DC apre le consultazioni per "ampia maggioranza in tempi brevi"

di Monica Fabbri
11 dic 2019
Nel video Luca Beccari
Nel video Luca Beccari

Mandato esplorativo alla mano, la Dc apre la fase più attesa del post voto, quella delle consultazioni, con un obiettivo: accelerare i tempi. Lo chiede il Direttivo, lo ribadiscono i vertici. Per legge il partito di maggioranza relativa ha 15 giorni per formare la nuova maggioranza. Ma non vuole arrivare a Natale, “ ci sono adempimenti che vanno rispettati”, spiega Giancarlo Venturini. Si vuole essere operativi già da Gennaio, insediando il Governo entro l'anno. “Partire subito per affrontare emergenze e criticità”, afferma Luca Beccari, anticipando che non sarà una legislatura con il beneficio dei sei mesi accademici. “ Non ci sarà tempo di riflettere o studiare le carte – chiarisce – bisognerà che il nuovo esecutivo parta velocemente sui temi e sulle priorità”. Il ballottaggio – per la Dc – sarebbe un'eresia, con Alessandro Cardelli che ricorda la battaglia dell'opposizione per la rappresentatività. Il nuovo Governo dovrà avere una maggioranza ampia, “superare – dice Cardelli – i 35 seggi previsti per legge”. “Siamo sempre stati convinti – spiega Beccari - che la ricetta per il paese non sia il Governo di tutti ma ampiamente rappresentativo. Cercheremo una soluzione che possa esprimere una maggioranza molto forte”. Si guarda al futuro forti del successo elettorale. Lorenzo Bugli riporta la soddisfazione dei giovani Dc. “Siamo – dice – altamente rappresentativi. Abbiamo lavorato sempre a testa bassa a fianco del partito”, “ che è tornato con e fra la gente”, rileva Teodoro Lonfernini. “I cittadini vogliono concretezza dopo che il paese ha perso tre anni di legislatura”. Ma può essere un Governo di svolta – pare sia stato chiesto in Direzione – un'alleanza con chi ha rappresentato una politica fortemente contestata? Il debito di riconoscenza nei confronti di chi ha staccato la spina viene definito da qualcuno “un favore non tanto alla Dc ma al paese”. Il Direttivo si è espresso sulla necessità di trovare convergenze sull'azione da intraprendere. "In ogni caso ci siamo sempre opposti all'operato dell'esecutivo uscente - prosegue Beccari - Di sicuro non agiremo in continuità per quanto riguarda le cose da fare. Le valutazione che faremo terranno conto di questo. Se ci fosse stata una rottura totale con Libera non l'avremmo inserita nella pre dichiarazione. Verificheremo nelle consultazioni quali sono i punti di convergenza e trarremo le nostre conclusioni”. Nuovo Direttivo in serata per fare il punto.

Sentiamo Luca Beccari, Presidente Pdcs


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