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La DC interviene sulla vicenda Selva

26 gen 2007
La DC interviene sulla vicenda Selva
La Democrazia Cristiana interviene nella vicenda Selva e lo fa chiedendo le immediate dimissioni di Massimo Rossini, atto dovuto per il ruolo e rispetto delle istituzioni. La bozza redatta da Alvaro Selva, dice il segretario Pier Marino Menicucci, non poteva che essere frutto dei lavori della commissione e soprattutto della visione degli atti dell’inchiesta coperti da segreto istruttorio. Atti di cui proprio il presidente è depositario. I vertici DC attendono il dibattito consiliare e ricordano come fin da subito si fossero opposti ad un presidente di area PSD, proprio per le persone chiamate in causa dalla vicenda. I lavori della commissione devono comunque proseguire, per fare piena luce su un fatto di gravità inaudita: che cioè il principale indiziato fosse a conoscenza delle indagini. Il capogruppo Gabriele Gatti non nasconde come si stia toccando il fondo e come il destino, in qualche modo, sia intervenuto facendo partire per errore quella e-mail. Ricorda lo stretto legame tra Massimo Rossini e Alvaro Selva e critica pesantemente Sinistra Unita, che aveva ipotizzato un complotto a monte della vicenda: “Francesca Michelotti insinua che la DC sia d’accordo con Selva: sono allibito, è bene che si faccia curare –aggiunge– lei come gli altri del suo partito che mi sembrano in stato confusionale. Alleanza Popolare è l’unico partito che ha fatto una analisi seria della situazione”. “Il solo sforzo, in questo momento –aggiunge Pasquale Valentini– è di stare ai fatti. E i fatti sono che Alvaro Selva era in possesso della relazione e degli elementi dettagliati dell’inchiesta”. Parla poi della capacità che la DC ha di rinnovarsi e dello sforzo che sta facendo in questo momento, in vista dell’appuntamento congressuale, per fare uno scatto in avanti e superare le vecchie logiche del connubio politica affari. L’unico sguardo al passato e per confermare quanto fatto all’atto della presentazione dei documenti in aula consigliare all’atto dell’insediamento del governo: “i fatti dimostrano che avevamo ragione”.

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