Silenzio, rispetto e riserbo nei confronti della commissione antimafia. Li chiede il Presidente della Dc. Pretendiamo che si continui a lavorare fino a quando le conclusioni non saranno presentate al Consiglio Grande e Generale, afferma Teodoro Lonfernini. Più se ne parla, più danni si fanno, ribadisce il Segretario democristiano. La politica si giudicherà davanti ai fatti e nessuno si tirerà indietro.
Intanto si lavora al programma, in primo piano è lo sviluppo dell’economia. Dai tagli alla spesa pubblica allo sviluppo del territorio, dal turismo, al commercio, alle telecomunicazioni, alla sanità con i suoi centri di eccellenza, all’economia industriale. Banca Centrale, aggiunge Gatti, deve fare di più per trovare azioni di sviluppo del sistema bancario e finanziario. Ci sono nicchie di mercato che non interessano i grandi Paesi. Dobbiamo diventare bravi e competitivi. In primo piano quindi il programma. E Gatti smentisce dissidi sul colore della prossima coppia reggenziale.
I vertici della dc invitano i giovani che si fanno prendere dai Movimenti a mettersi in gioco dentro i partiti e chiede ai cittadini di andare a votare. La protesta, ripete, deresponsabilizza. Intanto si lavora perché la coalizione veda al massimo tre liste.
La dc da appuntamento alla festa dell’amicizia e ai suoi dibattiti politici. Un buon test, dice Lonfernini, per capire il clima generale. Tra gli invitati, dopo 6 anni di esclusione, anche l’Upr. Cosa è cambiato? La ferita è ancora aperta nella base del partito, risponde il presidente della dc. Ci vuole tempo per una collaborazione, ma non vogliamo riproporre i 15 anni di gelo avuti con AP. C’è spazio anche per interrogarsi sul futuro della tv pubblica. Non siamo ancora in grado di dare alcun tipo di certezza agli operatori di SMtv, affermano i vertici della dc. Cerchiamo di capire se c’è ancora un futuro con la Rai, opzione che privilegiamo impegnando la Rai ad essere un vero partner a tutti gli effetti. Dello stesso avviso anche il presidente uscente Stefano Piva.
[Nel servizio l'intervista a Marco Gatti, Segretario PDCS]
Sonia Tura
Intanto si lavora al programma, in primo piano è lo sviluppo dell’economia. Dai tagli alla spesa pubblica allo sviluppo del territorio, dal turismo, al commercio, alle telecomunicazioni, alla sanità con i suoi centri di eccellenza, all’economia industriale. Banca Centrale, aggiunge Gatti, deve fare di più per trovare azioni di sviluppo del sistema bancario e finanziario. Ci sono nicchie di mercato che non interessano i grandi Paesi. Dobbiamo diventare bravi e competitivi. In primo piano quindi il programma. E Gatti smentisce dissidi sul colore della prossima coppia reggenziale.
I vertici della dc invitano i giovani che si fanno prendere dai Movimenti a mettersi in gioco dentro i partiti e chiede ai cittadini di andare a votare. La protesta, ripete, deresponsabilizza. Intanto si lavora perché la coalizione veda al massimo tre liste.
La dc da appuntamento alla festa dell’amicizia e ai suoi dibattiti politici. Un buon test, dice Lonfernini, per capire il clima generale. Tra gli invitati, dopo 6 anni di esclusione, anche l’Upr. Cosa è cambiato? La ferita è ancora aperta nella base del partito, risponde il presidente della dc. Ci vuole tempo per una collaborazione, ma non vogliamo riproporre i 15 anni di gelo avuti con AP. C’è spazio anche per interrogarsi sul futuro della tv pubblica. Non siamo ancora in grado di dare alcun tipo di certezza agli operatori di SMtv, affermano i vertici della dc. Cerchiamo di capire se c’è ancora un futuro con la Rai, opzione che privilegiamo impegnando la Rai ad essere un vero partner a tutti gli effetti. Dello stesso avviso anche il presidente uscente Stefano Piva.
[Nel servizio l'intervista a Marco Gatti, Segretario PDCS]
Sonia Tura
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