La Dc presenta gli ultimi indipendenti della sua lista

Una aggregazione non per assorbire o far sparire le altre forze, ma per rendere più forte l’anima popolare della Dc e la sua grandissima capacità di rappresentare il Paese. Pasquale Valentini sintetizza così la lista di candidati del suo partito. Un centro – sottolinea – che si fa carico di tutte le esigenze di dialogo, perché tante identità diverse o sono un contributo a questa responsabilità comune, afferma, o non sono comprensibili. E di “grandezza della Dc” parla anche Alfredo Manzaroli che racconta un percorso iniziato nel 2009. Sono uscito dal Psd, dice, perché pensavo ci sarebbe stato un avvicinamento al Pdcs. I simboli si possono tradire, i valori no. (Intervista ad Alfredo Manzaroli)
Fabio Berardi parla di una scelta fatta in tempi non sospetti, prima – dice – della Commissione d’inchiesta. Qualcuno è scappato, qualcuno si è confuso. Ci dispiace, dice, che qualche compagno di viaggio non abbia condiviso. Arengo e Libertà, sottolinea il suo ex Presidente Germano Bollini, nasce per confluire nella Dc. Questa è la conclusione di un percorso iniziato da tempo. (Intervista a Germano Bollini)
Senza Arengo e Libertà, ricorda il capogruppo della Dc, la legislatura sarebbe finita da tempo. Loro e Federico Bartoletti, sottolinea Luigi Mazza, non hanno seguito gli Europopolari. Lo avessero fatto non saremmo così avanti sul percorso della trasparenza.

Sonia Tura

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