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Declassamento Fitch, cittadini e politici insieme: "Banche si prendano loro responsabilità"

19 giu 2016
L'agenzia Fitch
L'agenzia Fitch
Un appello in risposta alle dichiarazioni del sistema bancario tramite ABS firmato da cittadini e politici- tra cui gli indipendenti Lazzari e Pedini Amati e Ciavatta e Zeppa di Rete- affinché le banche di San Marino, che in un recente comunicato avevano dato alla politica la colpa del declassamento di Fitch, si prendano le proprie responsabilità. “quelle di avere concesso- scrivono- prestiti a soggetti senza merito creditizio” quasi 2 miliardi di euro di “Non performing Loan”- crediti con difficoltà ad essere rimborsati- del sistema bancario che oggi pesano sul Paese derivano, oltre che dalla crisi, da questa dissennata gestione, concludono i primi firmatari che invitano altri cittadini e politici a sostenere l'appello.


In basso il comunicato integrale

La Politica rappresenta tutti i Cittadini.

La Politica non è mai né Vecchia né Nuova; la Politica però può essere Buona o può essere Cattiva.

Vogliamo contribuire a fare della Buona Politica. Solo la Politica, ovvero i Cittadini insieme possono avere il potere della scelta sul loro futuro; non i poteri economici, in particolare quelli indebitati che vogliono sostituirsi alla Politica nel potere di scelta, con l’intento di scaricare sui Cittadini i loro debiti e addossare alla Politica tutte le responsabilità della crisi. Noi Cittadini e Politici che vogliamo fortemente chiudere la stagione delle gestioni degeneri degli anni passati, formuliamo questo appello in risposta alle dichiarazioni che il Sistema Bancario Sammarinese ha fatto tramite ABS. Ebbene le Banche di San Marino ci hanno detto in un recente comunicato che la colpa del declassamento del Paese attribuito dall’Agenzia di rating Fitch è della Politica e NON dei Gestori del sistema bancario. Questa dichiarazione non è responsabile e viola in modo tendenzioso l’evidenza dei fatti. Le Banche di San Marino devono ammettere le proprie responsabilità nell’aver concesso prestiti a soggetti senza merito creditizio; devono ammettere le proprie responsabilità nel non aver valutato correttamente, nei propri bilanci negli anni, il rischio connesso a queste erogazioni di denaro. I quasi 2 miliardi di euro di “Non Perfoming Loan” – crediti con difficoltà a essere rimborsati? del Sistema Bancario che oggi pesano sul Paese derivano, oltre che dalla crisi, da questa dissennata gestione. I firmatari di questo appello quindi rigettano con forza ogni tentativo di violazione delle evidenze dei fatti e richiamano tutti i soggetti operanti nel sistema ad una vincolante attinenza ad essi su parametri di serietà e responsabilità. La Politica ha certamente contribuito alla crisi del sistema sammarinese, ma almeno la Politica ha iniziato un percorso di rigenerazione che parte dall’ammissione delle proprie responsabilità. Ci stupisce che un tale comunicato promani dall’intero sistema bancario, perché ci aspettavamo che tutto, ma se non tutto almeno una parte di esso avesse acquisito la consapevolezza della necessità di ammettere ciò che è accaduto nel recente passato od almeno di non fingere che nulla sia successo. Un sistema bancario non capace di ammettere le evidenze, capace anzi di ribaltare le responsabilità al di fuori di sé, ci chiediamo se sia in grado di contribuire al necessario percorso di uscita dalla crisi, il cui presupposto è certo quello di ripartire dalla verità e dalla riparazione degli errori commessi.

Seguono le prime firme:

Luca Lazzari, Roberto Ciavatta, Federico Pedini Amati, Matteo Zeppa, Grazia Zafferani, Agostino Corbelli, Augusto Gasperoni, Elena Tonnini, Tarcisio Marino Corbelli, Massimo Valentini , Alberto Zafferani, Emauele Santi, Pietro Faetanini, Lazzaro Rossini, Alessandro Rossi.

Invitiamo Cittadini e Politici a sostenere questo appello.

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