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Decreti Covid: Ciavatta ribadisce che la percentuale dei contagi è allarmante, le opposizioni evidenziano contraddizioni nelle restrizioni e nel Governo

Segretario Tonnini: "Un solo controllo delle forze dell'ordine per schiamazzi. Fake news parlare di stato di polizia". Diffuso apprezzamento per la campagna vaccinale ma RF rimarca i ritardi e i problemi nelle prenotazioni

di Luca Salvatori
22 mar 2021
Decreti Covid: Ciavatta ribadisce che la percentuale dei contagi è allarmante, le opposizioni evidenziano contraddizioni nelle restrizioni e nel Governo

Introducendo il dibattito in Consiglio il Segretario di Stato Ciavatta ha parlato di percentuali di contagio allarmanti che hanno imposto una forte riduzione dell'attività ordinaria Iss - dentro e fuori l'ospedale - per poter affrontare l'emergenza sanitaria e procedere con la campagna vaccinale. “Siamo al triplo, quadruplo, delle soglie previste in Italia per le zone rosse” ha detto il Segretario e sulla base di questi dati e delle richieste dell'Iss sono state decise le ultime, più severe, misure di contenimento visto che quelle di fine febbraio non avevano diminuito contagi e pressione sulla struttura ospedaliera.




Le opposizioni hanno evidenziato contraddizioni nelle misure e anche all'interno del Governo tra la linea di Ciavatta e quella più aperturista del Segretario di Stato Righi. Perché chiudere i parchi e le piazze che sono all'aperto e tenere aperti i bar e i ristoranti – che sono al chiuso - chiudendo però le mense? E' giusto incitare la delazione sugli assembramenti in casa per sollecitare interventi delle forze dell'ordine? “Fake news” ha replicato il Segretario agli Interni Tonnini smentendo derive da stato di polizia e precisando che c'è stato un solo controllo per schiamazzi in una abitazione, con sanzioni elevate all'esterno. Le chiusure dei parchi, delle piazze, e nel week end dei centri commerciali, sono state decise- ha poi spiegato - per intervenire sui luoghi in cui si sono verificati più assembramenti, con conseguente rischio di contagio.

Ampio l'apprezzamento dell'aula sulla campagna vaccinale ad eccezione di Repubblica Futura che ha rimarcato ritardi nell'avvio, problemi nelle prenotazioni e anche nelle liste cosiddette “tappabuchi” che includono categorie come i consiglieri, mentre restano escluse le cassiere dei supermercati, esposte ogni giorno a tanti contatti. C'è anche chi, come il segretario Psd Giovagnoli, ha auspicato un lockdown duro delle prossime due/tre settimane che a suo avviso saranno le più difficili per i contagi, mentre il Segretario Righi ha spiegato che la sua proposta, non accolta, di tenere aperti i ristoranti la sera, mirava al contenimento del contagio che altrimenti avviene più facilmente in cene private senza controlli. Di opinione simile, alcuni consiglieri di Libera.





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