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Decreto Covid, ultime indiscrezioni e prime reazioni

di Monica Fabbri
13 gen 2022

Sì al Super Green pass in situazioni ad alto rischio, ma non sui luoghi di lavoro. Superata l'ipotesi dell'obbligo vaccinale mentre si sta decidendo se eliminare il certificato anticorpale. Le nuove misure dovrebbero entrare in vigore dal 17 fino al 31 di Gennaio, nella speranza di assistere, in quelle due settimane, ad un calo dei contagi. Al momento sono indiscrezioni, per la certezza occorre attendere la pubblicazione del Decreto, ma c'è già chi lo definisce “all'acqua di rose”.

Dopo i confronti con la maggioranza, il Governo ha incontrato categorie e sindacati. Critica la Csdl, "Troppo poco – per Enzo Merlini - rispetto alle esigenze del paese". Interventi “deboli ed incompleti”, secondo Gianluca Montanari della Cdls, che invita a tenere “il cantiere aperto in base ai contagi, per essere pronti con misure più restrittive”. In linea Giorgia Giacomini di Usl: “Se la priorità è l'emergenza sanitaria – dice – il Governo deve avere il coraggio delle scelte. In questo momento critico qualcosa in più era necessario”. Federalberghi dice sì al green pass per i clienti, ma chiede che la stessa misura sia applicata anche alla forza lavoro.

L'Usot, dal canto suo, ribadisce contrarietà al combinato disposto. Pare, infatti, che oltre al Green Pass rafforzato, debbano essere mantenuti nei ristoranti anche distanziamento e riduzione delle presenze ai tavoli. “È chiaro che la situazione è difficile, ma abbiamo notato una consapevolezza delle varie problematiche” – commenta Pio Ugolini, che rimarca come le imprese associate ad Unas abbiano sempre garantito massima attenzione ai presidi, “atteggiamento che ha probabilmente evitato per le nostre categorie – dice - importanti restrizioni. Dall'inizio della pandemia – ricorda - abbiamo distribuito oltre 60.000 mascherine made in San Marino”.

Anche fra la popolazione si registrano posizioni diverse, che riflettono il sentire della politica, con una parte che spinge per misure di rigore e un'altra contraria alla logica del green pass, e che invita il Governo a concentrarsi piuttosto sui dispositivi di sicurezza, dall'uso corretto della mascherina alla sanificazione dei locali.






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