PROMULGATO

Decreto ICEE: SdS Berti "Ci permetterà di togliere ai ricchi per dare a chi ha più bisogno”

Il Segretario Gian Nicola Berti si era assunto l'impegno di introdurre l'ICEE entro marzo, ed ecco arrivare il Decreto, promulgato dalla Reggenza. L'Indicatore della Condizione Economica per l'Equità era atteso da anni: a San Marino mancava, infatti, uno strumento in grado di accertare l'effettiva capacità delle famiglie, e “per troppo tempo – scrive la Segreteria Interni - l'assenza di criteri chiari e unificati ha reso difficile identificare con precisione i destinatari degli interventi di protezione sociale, rischiando di escludere coloro che si trovano in condizioni di vulnerabilità”.

“Il testo c'è e mi pare equilibrato” – commenta Berti. “E' un progetto che stiamo cercando di realizzare anche alla luce di quanto fatto in altri paesi. Mira sicuramente all'equità, a dare maggiore sostegno e solidarietà a chi ha particolarmente bisogno, ma soprattutto a togliere risorse dello Stato a chi se ne approfitta”. Dunque, si punta ad “una più equa distribuzione delle risorse” per “una maggiore giustizia sociale”.

Il regolamento attuativo del Decreto è composto da 3 articoli. Il primo riguarda la “scala di equivalenza”, il secondo “redditi, spese e deduzioni” mentre il terzo si riferisce al patrimonio mobiliare di ogni componente del nucleo familiare. “Ora stiamo sperimentando” - spiega Berti. Il prossimo passo, a cui si sta già lavorando, è la trasformazione di questa legge in un sistema informatico, dove andrà riversata la condizione economica della persona, “non come singolo ma come famiglia” - chiarisce il Segretario, rimarcando come “normalmente” ci sia un dovere di solidarietà al loro interno.

“Quindi si andrà a valutare la capacità reddituale e patrimoniale della famiglia divisa per il numero delle persone, e sulla base di quello si otterrà un indice. Quello – spiega - è l'indice di potenzialità economica della persona, sulla base del quale ci sarà la possibilità di poter avere per intero, per metà o ancor meno le sovvenzioni che l'amministrazione pubblica mette a disposizione dei cittadini. Questo ci permetterà di togliere ai ricchi per dare qualcosa in più a chi ha bisogno”.

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