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Deleghe: partita ancora aperta

Lonfernini verso la Segreteria al Lavoro ma pone alcune condizioni sul tavolo. Domani in Consiglio prestano giuramento i nuovi 60 eletti

27 dic 2019
Il Direttivo PDCS
Il Direttivo PDCS

La partita dei nomi e delle deleghe non si è ancora conclusa. In casa Dc, fino all'ultimo, le trattative più serrate. Decisiva la riunione della Direzione di oggi pomeriggio per dipanare almeno le questioni più stringenti: la poltrona agli Esteri - la più ostica da affidare insieme a quella alla Giustizia -, e non di meno il gioco dei ruoli e dei pesi sia in seno al Governo, sia in seno al partito in termini di rappresentatività di tutte le sue anime.

Marco Gatti pare definitivamente proiettato verso Palazzo Begni, “coinquilino” di Luca Beccari alle Finanze. Teodoro Lonfernini si avvierebbe invece verso la titolarità della Segreteria al Lavoro, ma con un pacchetto di deleghe aggiuntive espressamente richieste, tra cui spiccherebbe lo Sport, oltre ad altre condizioni poste sul tavolo. La Giustizia, a questo punto, dovrebbe essere affidata a Massimo Andrea Ugolini, mentre il Territorio risulterebbe già saldamente in mano a Stefano Canti. Questa, la cinquina più plausibile.

In attesa della “fumata bianca”, anche Rete e DOMANI Motus Liberi: ancora nulla di ufficiale sui rispettivi rappresentanti in Congresso, anche se i nomi circolano da tempo. Continuano le valutazioni all'interno degli organismi, con occhio vigile su quanto accade negli altri partiti di maggioranza. “Non è scontato – tengono a specificare – che la partita si chiuda oggi anche per quanto ci riguarda”.

In NpR nessun dubbio sui nomi - Andrea Belluzzi e Gian Nicola Berti restano i prescelti -, ma subentra il problema della delega allo Sport, che sembrava già di propria spettanza.

Un cambio che, se effettuato, comprometterà i rapporti tra alleati? Per ora si continua a discutere, probabilmente fino a tarda notte, in attesa della seduta consiliare di domani: la seconda delle tre di natura tecnica previste dopo le elezioni dell'8 dicembre, nel corso della quale presteranno giuramento i 60 nuovi eletti. In giornata, o al più tardi lunedì, dovrebbe riunirsi l'Ufficio di Presidenza per fissare la data del terzo Consiglio, quello del giuramento dell'Esecutivo; Ufficio di Presidenza nell'eventualità preceduto dall'atto di deposito della lista dei Segretari di Stato e del programma di Governo. Nel caso i tempi fossero rispettati, l'Aula sarebbe riconvocata ai primi dell'anno, presumibilmente il 3 gennaio o al più tardi dopo l'Epifania.


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