Logo San Marino RTV

Democratici di Centro, Alleanza Popolare, Popolari sammarinesi: riuniti i direttivi

5 ott 2007
Palazzo Pubblico
Palazzo Pubblico
La verifica di maggioranza si è conclusa con una “tregua armata”. Lo sostiene il coordinatore dei Democratici di Centro, Giovanni Lonfernini, secondo il quale gli alleati non avrebbero più un progetto politico di prospettiva, tutti schiacciati sulla questione dei giochi. “Avremmo apprezzato – afferma Lonfernini - se la verifica fosse servita per affrontare temi politici legati al sociale, di cui nessuno sembra preoccuparsi più”. I DdC sembrano tirare il freno a mano sull’eventuale ingresso in maggioranza, da tutti dato per scontato. “Oggi saremmo solo un puntello – dichiara Pier Marino Mularoni - se in una coalizione non c’è condivisione politica i voti continueranno sempre a venire meno”. I Democratici di Centro non nascondono di guardare anche verso l’opposizione, anche se escludono un possibile dialogo con il gruppo di coordinamento capeggiato dalla Dc: resterebbero i Nuovi Socialisti, gli Europopolari e i Sammarinesi per la Libertà. Mularoni, ex responsabile delle Finanze dal 2002 al 2006, precisa alcuni aspetti sul caso Banca del Titano, ereditata dal Governo di cui faceva parte. “Alleanza Popolare - ricorda Mularoni – fece all’epoca la cronistoria della vicenda e usò il termine “Tangente di Stato”, riferendosi a soldi della Banca del Titano serviti per l’operazione Nuova Rete. E’ una banca – afferma - nata indebitata. Il governo straordinario cercò di salvaguardare il sistema, e di coinvolgere il maggior istituto bancario di San Marino nel salvataggio, ma non si trovarono le condizioni. La scelta del Governo oggi – conclude Mularoni - può non essere condivisa, ma è stata fatta per evitare guai peggiori”.
Di Banca del Titano si è discusso approfonditamente nella riunione di coordinamento di Alleanza Popolare. AP prende atto che per l’esecutivo si è trattato di un’eredità pesante, determinata da scelte compiute da altri, e confida che tutti gli atti siano fatti in condizioni di estrema trasparenza. Ma non basta. Per Alleanza Popolare si deve fare chiarezza anche sul passato, perché i vari soggetti che hanno partecipato alla vicenda si assumano le responsabilità di competenza. Discusso, nell’assemblea del coordinamento, anche della legge sul giusto processo, che ha superato il banco di prova della commissione. Da tenace sostenitrice del provvedimento AP è soddisfatta, quegli ostacoli che ne avevano complicato il cammino la preoccupavano, non a caso costituiva uno dei nodi su cui si è incentrata la verifica. Una verifica che il Coordinatore, Mario Venturuini, giudica conclusa.
Riunito anche il direttivo dei Popolari, che prende atto del lavoro proficuo del gruppo di Coordinamento avviato con DC, AN e Noi Sammarinesi. In cantiere c’è l’elaborazione del progetto economico che dovrà riassumere le posizioni di tutte e quattro le forze politiche, ma soprattutto dare ulteriore spinta al ruolo di opposizione di quest’area politica. Sottolineata l’intensificazione della collaborazione con AN come un elemento importante del percorso imposto dalla nuova legge elettorale. I Popolari esprimono rammarico per la sorte di alcune istanze d’arengo: troppe – dichiarano – quelle approvate e disattese, speso dimenticate. Sono nove le petizioni che quest’anno vedono impegnati i Popolari con il sostegno e la promozione diretta.

Riproduzione riservata ©