Depositato il decreto ICEE, Zafferani spinge su un reddito di "residenza"

L’Indicatore della condizione economica per l’equità dei nuclei familiari è pronto, il decreto è stato depositato ieri. Il lavoro non è finito: stabilite le regole, ora vanno adeguate le norme. L’ICEE – come spiega la relazione degli Interni - è un insieme di dati ed informazioni per misurare la situazione economica per l'accesso a prestazioni agevolate. Oltre a reddito e patrimonio tiene conto anche del numero di componenti del nucleo familiare, del grado di disabilità, della presenza di minori. I beneficiari sono sottoposti ad una verifica, anche a campione, e chi rende dichiarazioni non veritiere è punito con specifiche sanzioni.

Quando sarà pienamente operativo, si aprirà anche a San Marino il dibattito sul reddito di cittadinanza. O almeno è nelle intenzioni di Andrea Zafferani, rappresentante al Governo di Civico 10, che non ha affatto accantonato quello che è da sempre il cavallo di battaglia del movimento e sospeso – spiega - proprio in attesa dell'entrata in vigore dell'ICEE. Protagonista nel 2013 di una proposta di legge di iniziativa popolare, il reddito di cittadinanza potrebbe essere proposto con altro nome, per differenziarlo nella forma e nei contenuti dal modello italiano. E' chiaro che nel merito della proposta di legge si dovrà trovare la condivisione, ancor prima che con le parti sociali, con la maggioranza. “Il tema – spiega Andrea Zafferani – è nel programma di Governo. Si tratta di una priorità perché abbiamo tante persone che oggi sono senza lavoro e senza reddito nonostante lo stiano cercando. E questa – lo dico in maniera molto chiara - è una cosa incivile. La questione problematica è la condizionalità, vale a dire mettere in piedi una serie di norme che rendano certo che il sussidio vada a persone attive. Vogliamo che ci sia un confronto su questo argomento proprio per evitare che diventi una misura di puro assistenzialismo”.
E le coperture economiche? “E' uno dei temi su cui ci si dovrà confrontare perché se lo strumento funziona bene la spesa può anche essere limitata e le coperture reperite nel bilancio dello Stato anche dai risparmi che si generano dal fondo di solidarietà e dal certificato di credito sociale che non verrebbero più erogati. Se invece lo strumento funziona male – avverte il Segretario all'Industria – la spesa può esplodere. Dobbiamo stare molto attenti.
E mentre oltre confine Di Maio ribadisce che andrà solo agli italiani, a San Marino – assicura Zafferani – non c'è nessuna volontà discriminatoria, “pensiamo – spiega - ad uno strumento per i residenti. Li abbiamo sempre trattati come i cittadini per l'accesso ai sussidi”.

Nel video l'intervista al Segretario Industria Andrea Zafferani

MF

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