Dim: ad Acquaviva parla di antenne e Bcsm

Nel consueto appuntamento con i cittadini per raccontare i temi affrontati in Consiglio, Democrazia in Movimento sceglie un castello particolarmente caldo per la questione antenne, quello di Acquaviva. Difatti l'argomento domina la serata, molto partecipata. I cittadini tornano a manifestare le loro preoccupazioni, condivise da Rete e Mdsi. Nessun quesito su antenna sì o antenna no, le contestazioni riguardano l'assenza di opzioni alternative. “Il Governo – accusano i due movimenti – ha portato avanti il progetto di Polab, commissionato da Telecom”. Torna quindi con forza la richiesta di un tavolo congiunto fra esecutivo, giunta e residenti, per valutare tecnologie diverse e scegliere la soluzione migliore, meno impattante sulla salute. “Le antenne dovevano essere alte 40 metri, sappiamo che si vuole abbassarle di una ventina di metri. La conferma – continua Dim – che in questo campo ci si muove con casualità”. Tante le domande di chi si sente tagliato fuori dal processo decisionale e chiede di avere voce in capitolo. Alle antenne si è poi affiancato un altro tema caldo, quello sulle banche. Il Consiglio è stato convocato d'urgenza per affrontare la questione Banca Centrale e Dim ha rimarcato quella che definisce un'anomalia: il cda di Bcsm – dice - ha nominato il nuovo presidente e poi si è dimesso, con Fabio Zanotti che è andato a ricoprire la presidenza di Carisp. L'anomalia, per Rete e Mdsi, sta proprio lì: nel controllato che nomina il controllore.

MF

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