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Dimissioni Celli in attesa dell'ufficialità: "Non mi sento scaricato da nessuno"

4 feb 2019
Simone Celli
Simone Celli
I vertici di SSD gli hanno chiesto di ripensarci ma Simone Celli, fino a ieri, appariva fermo nella decisione di voler fare un passo indietro “per il bene del paese”. È attesa per oggi, salvo ripensamenti dell'ultima ora, la formalizzazione delle sue dimissioni dal Consiglio. Dopo un weekend di riflessione, comunicherà nel pomeriggio la sua decisione ai Capitani Reggenti.
“È stata rappresentata un'esigenza di discontinuità che rispetto e condivido e se questa esigenza può trovare risposta nella mia decisione – spiega - ne sono ben lieto”. A precisa domanda, chiarisce di non sentirsi scaricato da nessuno, “la politica – dice - è anche questa” e assicura il suo apporto ad SSD e ad Adesso.sm. Nell'attesa dell'ufficialità, c'è già chi si chiede chi potrebbe prendere il suo posto in Aula. Guardando alle preferenze, il primo dei non eletti è Michele Guidi, con 21 voti, seguito a ruota – con 20 voti – da Nancy Mabel Martinazzo e Roberto Tamagnini. Michele Guidi, nel direttivo di SSD, è noto per aver creato il gruppo Orgoglio Operaio e il comitato disoccupati. Non si sbilancia su un suo possibile ingresso in Consiglio, le dimissioni di Celli non sono ancora ufficiali, e comunque prima – chiarisce - valuterà con famiglia e partito. SSD ha fissato una riunione mercoledì.

MF

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