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Dirigente del Tribunale: decisiva la stagione delle riforme 2021-2022; una sfida quotidiana l'accountability

Nella nuova seduta della Commissione Consiliare Speciale per le Riforme Istituzionali l'audizione di Giovanni Canzio. Non è mancato un invito ad intervenire sullo statuto giuridico ed economico dei magistrati

4 nov 2025

Giustizia, separazione dei Poteri: logici ambiti di riflessione per una Commissione che ha l'ambizione di aggiornare l'architettura istituzionale del Paese. Fondamentale allora il contributo di una figura di assoluto prestigio come il Presidente Giovanni Canzio, che ha sottolineato il passo decisivo compiuto con la stagione delle riforme del biennio 2021-2022. Ad avviso del Dirigente del Tribunale segnò una cesura rispetto alla situazione precedente; ad un quadro definito caotico, sconnesso. Genesi di questo nuovo corso – ha spiegato – il rapporto del GRECO del 2020; che nell'evidenziare le fragilità sistemiche di San Marino formulò 14 raccomandazioni. Poi attuate con celerità; grazie anche ad un ampio consenso parlamentare.

Che portò al varo delle leggi di riforma, la prima delle quali di rilievo costituzionale. Ricordati i positivi feedback dell'organo di controllo del Consiglio d'Europa. Ma l'accountability è un impegno quotidiano, ha ricordato Canzio. Ponendo al contempo l'accento sull'importanza del costante confronto con gli organismi internazionali, sulla spinta propulsiva impressa al Tribunale dall'informatizzazione, e sul risultato tutt'altro che banale di riuscire a coniugare gli standard europei con il rispetto dell'identità sammarinese. Resterebbe tuttavia un vulnus: la mancanza di una definizione chiara dello statuto giuridico ed economico dei magistrati. Oltre ad un paio di altre riferite criticità: lo scarto temporale con il quale il Consiglio discute la relazione annuale sullo stato della Giustizia; e il permanere di competenze di controllo preventivo sugli atti amministrativi in capo al Tribunale. Molto approfondito il successivo confronto con i Commissari.

Dall'esponente PDCS Massimo Andrea Ugolini – già Segretario di Stato e protagonista di quella stagione di riforme – spunti di riflessione riguardo i procedimenti disciplinari nei confronti dei magistrati. Ad intervenire anche Giovanni Zonzini, RETE, sulla figura degli uditori commissariali ed il tema delle incompatibilità. Norme già rigorose, in materia – ha spiegato Canzio -; che ha piuttosto insistito sulla necessità di elevare sempre più il valore della cultura professionale europea dei giudici. Input poi da Fabio Righi, Motus; ad esempio riguardo il percorso di compliance derivante dalla maggiore integrazione con l'UE. Ad interloquire con il Dirigente del Tribunale anche Iro Belluzzi, Libera, specie sul tema della composizione del Consiglio Giudiziario.





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