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Dopo il Pdl "Casa" Ciacci guarda alla programmazione territoriale

Il "primo passo" è stato compiuto. Ora monitoraggio degli immobili sfitti. "Per risolvere il tema delle politiche abitative occorre ampliare l'offerta, nel rispetto del nostro ambiente".

di Monica Fabbri
23 apr 2025

Tra i diversi interventi del Pdl “Casa” ce n'è uno, in particolare, che guarda ai giovani e che il Segretario al Territorio ritiene strategico: la reintroduzione della garanzia dello Stato per gli under 45 con reddito pro capite sotto i 18.000 euro. “Quanti ragazzi della mia età – spiega Matteo Ciacci - hanno difficoltà nell'accedere ad un mutuo prima casa perché magari la banca chiede garanzie e firme. Diciamo che oggi lo Stato porge la mano a queste giovani coppie e credo che sia veramente un bel segnale. E poi, altro aspetto, abbiamo investito 5 milioni nei prossimi sei mesi per questo tipo di manovra.

Quindi è un'iniziativa anche finanziata e sostenuta”. L'emergenza abitativa è un problema complesso e al netto delle critiche dell'opposizione rispetto alla mancanza di interventi strutturali capaci di stimolare il settore immobiliare, per Governo e maggioranza il PDL è figlio di “un bel lavoro di squadra” e rappresenta “un primo passo”. Insomma, c'è ancora tanto da fare. “Quello che è stato adottato ieri certamente non basta – ammette Ciacci - anche perché la norma contiene tutta una serie di strumenti, come ad esempio il monitoraggio degli immobili sfitti sul nostro territorio, che ci darà una panoramica su cui poi potranno essere adottate ulteriori politiche e fare anche un ragionamento serio a livello di territorio in generale”.

Dopo l'emergenza, dunque, Ciacci guarda alla programmazione territoriale. Impegno che si è assunto durante il dibattito consiliare: “Sta alla Segreteria Territorio adottare una proposta che sarà sui banchi della maggioranza e poi ovviamente condivisa con tutti gli attori che gravitano attorno al nostro mondo. Perché io credo che, e lo abbiamo detto in tanti in questi giorni di discussione della legge sull'emergenza casa, che non è solo con interventi di revisione del rimborso in conto interessi del mutuo prima casa, canone calmierato e buona ristrutturazione che noi risolviamo il tema delle politiche abitative. Serve ampliare l'offerta facendolo in modalità adeguata, salvaguardando sempre il nostro territorio, il nostro ambiente. Puntando sulla riqualificazione, ma ragionando di una prospettiva che fino ad oggi è stata sommaria e che invece va messa organicamente a frutto”. Così come l'emergenza casa anche la gestione del territorio – afferma - “merita una politica del fare”: “E' passato troppo tempo da una revisione generale di norme oramai obsolete e che hanno la necessità di essere aggiornate. E' il nostro compito, siamo qui apposta e quindi dobbiamo farlo”.





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