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Dossieraggio anonimo su Governo, Ciavatta (Rete): "Anche noi abbiamo ricevuto plico simile dai contenuti inquietanti"

17 set 2018
Consiglio Grande e GeneraleDossieraggio anonimo su Governo, Ciavatta (Rete): "Anche noi abbiamo ricevuto plico simile dai contenuti inquietanti"
Dossieraggio anonimo su Governo, Ciavatta (Rete): "Anche noi abbiamo ricevuto plico simile dai contenuti inquietanti" - Torna lo scontro su banche, territorio ed entra in Comma Comunicazioni anche il dossieraggio anonimo...
Torna lo scontro su banche, territorio ed entra in Comma Comunicazioni anche il dossieraggio anonimo.

Stefano Canti punta il dito contro i nuovi articoli al Testo Unico e lancia l'allarme: “stanno paralizzando – attacca - le richieste di conformità edilizia. 50 sono ferme. C'è il blocco totale degli atti di compravendita”. Nel mirino anche la sanatoria. Chiede con un Ordine del Giorno una nuova proroga.

Ma è su banche, debito pubblico e crediti Delta che si concentra l'opposizione. Temi in cui entra anche la denuncia del Governo di un dossier anonimo. Roberto Ciavatta parla di clima intimidatorio, accanimenti, ritorsioni. “Rischiamo il lavoro ogni giorno”. Paura – dice – che costringe il paese al silenzio. Anche Rete ha ricevuto una busta simile con fotocopie di comunicazioni. Non sa se si tratti dello stesso materiale nelle mani del Governo “ma i suoi contenuti – afferma – inquietano”. C'è un personaggio che intrattiene comunicazioni con Segretari di Stato “usando toni perentori”. “Il governo – aggiunge Ciavatta - avrebbe dovuto evitare di dare in pasto alla stampa questa notizia. Per non inquinare le prove”.

Pedini Amati porta in Aula lo scontro con Marino Grandoni. “Sono in possesso di un documento di Carisp – dice - dove c'è scritto che il prestito obbligazionario di 13 milioni e mezzo verso la Leiton è scaduto il 30 giugno”. E' giusto – chiede - che il debitore di una banca dello Stato per la quale ci chiedono sacrifici non paghi alla scadenza?”.

Alessandro Cardelli si concentra invece sulla cessione dei Crediti Delta, che faranno incassate 177 milioni in meno – dice - rispetto alle previsioni. Anche Iro Belluzzi chiede ulteriori valutazioni e un confronto approfondito. Torna quindi l'appello ad un dialogo vero, costruttivo, ad un cambio di metodo. “Vogliamo fare – chiede Mussoni – come la Grecia che la notte prima della firma con il Fondo Monetario ha fatto le riforme?” Condivide Dalibor Riccardi, ancora convinto che l'unità nazionale avrebbe rappresentato un nuovo inizio. “E' prevalsa da una parte la volontà di essere unici al timone – dice - e dall'altra di ribaltare la nave il prima possibile”.

Per Roger Zavoli sentire attaccare il Governo da chi ha militato tra le fila di partiti per anni al potere è grottesco e paradossale, ma anche lui chiede di fare sistema “piuttosto che remare contro, creando sfiducia e lanciando allarmismi”. Secondo il suo collega di partito, Pierluigi Zanotti, occorre diventare uno stato in cui i cittadini hanno doveri verso la collettività. Poi, contro chi “vaga nelle nebbie del complottismo più spinto, la missione è il cambiamento narrativo del paese. Un impegno culturale più che politico, senza nostalgia di tempi opachi e truffaldini”. Infine Tony Margiotta solleva il velo sulle criticità della gestione rifiuti. “Stiamo vivendo in alcune aree di territorio una situazione non più accettabile”. Chiede di velocizzare il porta a porta. “Se servono centri di stoccaggio è importante attivarsi immediatamente”.

MF

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