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Elezioni, partiti al lavoro sui candidati. Per Berlusconi "Salvini prossimo ministro dell'Interno"

18 gen 2018
Le schede di votoElezioni, partiti al lavoro sui candidati. Per Berlusconi "Salvini prossimo ministro dell'Interno"
Elezioni, partiti al lavoro sui candidati. Per Berlusconi "Salvini prossimo ministro dell'Interno" - La Lega candida Bongiorno, il Pd Siani e Cantone. Renzi: "Tutto il governo si candiderà"
In Italia i partiti preparano i propri candidati in vista del voto del 4 marzo. Berlusconi indica Salvini come ministro dell'Interno, mentre D'Alema si dice convinto che il 5 marzo servirà un “governo del presidente”.

I nomi definitivi si conosceranno solo a fine mese, intanto i partiti discutono cercando di reclutare, tra i candidati, i nomi a loro più congeniali.
La Lega di Salvini presenta Giulia Bongiorno, già avvocata di Giulio Andreotti ed ex deputata con Alleanza Nazionale. “Sarà capolista in vari territori”, ha annunciato Salvini che, tra l'altro, secondo Silvio Berlusconi potrebbe essere il prossimo futuro ministro dell'Interno, se il centrodestra dovesse vincere. Il Pd schiera il medico Paolo Siani, fratello del giornalista ucciso dalla camorra, e l'ex segretaria dei pensionati Cgil Carla Cantone.
"I membri del governo saranno tutti candidati – ha annunciato Matteo Renzi – e penso che il presidente del Consiglio Gentiloni sarà il migliore del suo collegio", ha detto, così come il ministro Minniti. Dovrebbero chiudersi gli accordi con +Europa di Bonino e Della Vedova, che intanto presentano il programma elettorale, sposando in pieno anche il piano industriale per l'Italia delle competenze redatto, tra gli altri, dal ministro Calenda.
Domenica saranno annunciati i candidati a 5Stelle scelti tramite le “parlamentarie”, ma la piattaforma Rousseau ha dato qualche problema, subito smentito dal blog di Grillo, e qualche escluso non è detto che non presenti ricorso. Sul dopo voto, c'è già chi prova a mettere le mani avanti: secondo D'Alema, Liberi e Uguali, cui il leader Grasso ha chiesto un “passo a lato”, il 5 marzo potrebbe essere indispensabile un governo del presidente, perché a causa della legge elettorale “nessuno avrà la maggioranza” e il Parlamento potrebbe essere chiamato a modificarla subito.

Francesca Biliotti

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