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Ex Reggenti di fronte al Collegio dei Garanti

14 giu 2004
Ex Reggenti di fronte al Collegio dei Garanti
Nuovamente riunito il Collegio dei Garanti della Costituzionalità per decidere sull’ammissibilità delle accuse presentate nei confronti degli ex Reggenti Giovanni Lonfernini e Valeria Ciavatta. Raschi e Della Balda accusano Ciavatta e Lonfernini di per aver consentivo al Consiglio la votazione palese della legge istitutiva della Corte dei Conti in violazione della norma che prevede il voto segreto, chiedono come mai la richiesta della votazione sia stata inoltrata da un solo Reggente e chiedono l’annullamento della legge della corte dei conti. Una lettura dei fatti contestata dagli ex Reggenti che di fronte al Collegio hanno respinto punto per punto l’atto di accusa. Falso, dicono, che la Reggenza abbia promosso la votazione palese richiesta invece dal Capo Gruppo della DC Podeschi a nome di tutti i Gruppi e le Rappresentanze Consiliari. Falso, aggiungono, che la Reggenza abbia impedito che anche un solo singolo Consigliere richiedesse la votazione a scrutino segreto. Non è vero, sostengono, che la legge di cui Raschi e Della Balda chiedono l’annullamento, fosse di iniziativa popolare, era invece iniziativa di tutte le forze politiche del Consiglio. Infine ritengono capziosa e arbitraria l’attribuzione della responsabilità morale, se non formale, del fatto al Reggente che ha parlato per entrambi. In aula solo i due ex Capitani Reggenti e i loro difensori, assenti i due cittadini accusatori che la Corte ha ritenuto di non ammettere al dibattimento perché si sono presentati senza i legali. Tre i testi chiamati dalla corte in quanto membri del Consiglio Grande e Generale. Romeo Morri, Cesare Gasperoni e Antonio Volpinari, concordi nel dire che quando in Parlamento si arriva al voto palese su una legge esiste unanimità di veduta dei gruppi. Il Collegio dei Garanti si è riunito in camera di consiglio. 10 i giorni di tempo per emettere la sentenza.

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