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Fanno discutere i dubbi di Angela Venturini sulla Commissione Antimafia

11 ago 2012
Reazione Commissione Antimafia
Reazione Commissione Antimafia - I dubbi sollevati da Angela Venturini (Moderati) hanno alimentato le discussioni
“La scelta è stata già fatta in Consiglio – dichiara il segretario DC, Marco Gatti – mi sembra improprio fare pressioni per dire alla Commissione di rendere subito noti gli atti. Ha già in mano un preciso mandato e sa cosa fare”. Anche il Segretario del PSD, Gerardo Giovagnoli, ricorda la decisione unanime di portare a compimento i lavori e presentare una relazione a metà settembre. “La questione – dichiara – è delicata e non merita di essere utilizzata come argomento per lo scontro politico”. Ad evidenziare la deliberazione dell'aula anche il Segretario del Partito Socialista, Simone Celli, che si dice perplesso per certe dichiarazioni. “L'impegno del Consiglio – dichiara - va assolutamente mantenuto e questo è un elemento di chiarezza e trasparenza che la politica deve assicurare senza indugi”. Marco Podeschi, coordinatore dell'UPR, mette in risalto come la commissione svolga il suo compito con scrupolo, attenzione e riservatezza. “Non nasce per tagliare teste – dichiara – ma per appurare eventuali responsabilità politiche, che saranno messe in evidenza nella relazione conclusiva e sulle quali si faranno le debite valutazioni”. Podeschi auspica che la commissione venga lasciata lavorare in un clima di assoluta serenità. Sulla serietà della commissione e il rispetto del vincolo di riservatezza, mette l'accento anche Alessandro Rossi, coordinatore di Sinistra Unita, che esprime apprezzamenti. “L'arrivo delle risultanze finali - dichiara – in tempo di campagna elettorale potrebbe lasciare spazio ad un utilizzo nella lotta politica, ma siamo convinti che la verità debba assolutamente emergere”. “Lungi da me l'idea di delegittimare le istituzioni”, replica Angela Venturini in risposta alle polemiche sollevate dalla sue dichiarazioni. Il consigliere dei Moderati rinnova le critiche al metodo e ribadisce che avrebbe preferito vedere pubblicati gli atti nel momento in cui tutti gli altri organismi istituzionali sono decaduti. “Ciò non toglie – conclude – che una volta visti i risultati si possa eventualmente chiedere scusa per dubbi legittimamente espressi”.

Sergio Barducci

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