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Fissata la data del Consiglio Grande e Generale

21 lug 2006
Fissata la data del Consiglio Grande e Generale
L’Ufficio di Presidenza ha fissato la strada che il Consiglio Grande e Generale dovrà percorrere per poter lavorare a pieno regime. La prossima riunione del Parlamento si terra il 26 e il 27 luglio. All’ordine del giorno, per la prima volta in questa legislatura, il comma comunicazioni. Quindi, i lavori proseguiranno con la presentazione del programma di governo e il relativo dibattito. Poi la nomina dei 10 Segretari di Stato e il loro giuramento. Nel pomeriggio del 31 luglio il Consiglio Grande e Generale tornerà a riunirsi per fare posto ai 10 consiglieri chiamati a sostituire i membri del Congresso di Stato. La giunta delle elezioni ufficializzerà i nomi dei primi dei non eletti nelle fila delle tre forze politiche che compongono il nuovo governo. Immediatamente, 6 rappresentanti del Partito dei Socialisti e dei Democratici, 2 di Alleanza Popolare e 2 di Sinistra Unita prenderanno posto in Consiglio Grande e Generale. Con il parlamento che a questo punto sarà immediatamente operativo, si procederà alla nomina dei Sindaci di Governo e del Consiglio dei XII. Quindi qualche settimana di vacanza. Il Consiglio tornerà al lavoro dopo la pausa estiva. Per quella data tutte le forze politiche avranno indicato il loro rappresentante in seno all’Ufficio di Presidenza che, in questa riunione, ha raccolto i rappresentanti di tutte le forze politiche. Il PDCS ha già indicato Gabriele Gatti, Sinistra Unita ha confermato Alessandro Rossi, mentre il Nuovo Partito Socialista ha designato Maurizio Rattini. Nel PSD la nomina dovrebbe cadere su Claudio Felici, che tecnicamente potrà assumere l’incarico solo dopo il suo ingresso in Consiglio Grande e Generale, in sostituzione dei consiglieri del Partito dei Socialisti e dei Democratici che assumeranno l’incarico di Segretario di Stato. Anche Alleanza Popolare, che aveva già scelto Tito Masi, indicato come prossimo Segretario di Stato, dovrà procedere ad una nuova nomina, mentre i Popolari, i Sammarinesi per la Liberta, Alleanza Nazionale e Noi Sammarinesi indicheranno il loro capogruppo. La legge infatti prevede un unico rappresentante per il gruppo misto, composto da quelle forze che hanno meno di 3 consiglieri.

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