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Gaza, appello di Libera: "Basta guardare, dobbiamo agire"

Riunito il Consiglio Direttivo, il partito chiede che venga riconosciuta subito la Palestina e San Marino interrompa le relazioni diplomatiche con Israele

di Monica Fabbri
1 lug 2025

La posizione di Libera è forte e netta: “a Gaza si sta commettendo uno dei più gravi crimini contro l’umanità della storia recente”. Punta il dito contro il governo Netanyahu, responsabile – scrive - di migliaia di assassinii deliberati. Il partito di Governo, che ha sempre sostenuto con forza la soluzione due popoli due Stati e condannato la violenza sui civili, oggi chiede alla Segreteria per gli Affari Esteri di unirsi ai paesi che hanno deciso di interrompere le relazioni diplomatiche con lo Stato ebraico, appoggiando tutte le risoluzioni che chiedono di adottare pesanti sanzioni contro Israele, fino a quando “durerà il massacro e l’usurpazione dei territori palestinesi”.

San Marino, come noto, ha dichiarato che entro l’anno riconoscerà lo Stato di Palestina ma Libera incalza affinché avvenga subito: “Solo riconoscendo pieni diritti alla Palestina – spiega - sarà possibile fermare la brutale occupazione e ottenere una tregua duratura, salvando migliaia di vite umane”. Il partito non ha dubbi: a Gaza è in atto un genocidio, che mina la sopravvivenza di un intero popolo. Parla di “ferocia sionista”, di “case sequestrate dai coloni”, che “senza alcun diritto si impossessano delle terre altrui”.

Invoca, inoltre, l'attivazione da subito di un corridoio umanitario, affinché i bambini di Gaza colpiti dalla violenza dei bombardamenti possano venire a curarsi presso le strutture sanitarie sammarinesi.





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