GDC incalzano sull'Accordo UE e sollecitano la politica: “Serve un cambio di passo”

“Manca una classe politica in grado di mettere in campo una visione d'insieme”. I Giovani DC incalzano maggioranza e opposizione, chiedono prospettiva, in particolare, in vista di quella che definiscono una tappa decisiva – il 2023 – per chiudere l'Accordo di Associazione Europea”. Davanti a sfide epocali e cambiamenti non rinviabili – dicono i Gdc – serve una classe politica che non si limiti a un esercizio di gestione del potere, ma getti le basi per un progetto di lunghissimo termine. Basta interessi di parte, tenendo al centro il bene comune". E con lo sguardo verso l'Europa, l'appello a consiglieri e Governo per accelerare il percorso di  l'Associazione, “coinvolgendo tutti, anche le opposizioni” - scrivono – ricordando le sollecitazioni che vengono in questa direzione dal mondo imprenditoriale e sindacale “perché l'Europa è un treno che non possiamo permetterci di perdere”. Cambio di passo e accelerazione, in parallelo, per le riforme, da definire sempre in ottica di maggiore integrazione con l'Europa: “Se non si trova unità – concludono – il Paese rimarrà fermo al palo”.
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